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JESI Ospedale: quale futuro tra tagli al personale e ai posti letto?

Pasquale Liguori, Tribunale del Malato: «Il rischio forte è che si chiudano servizi e peggio ancora si finisca per far sì che le nostre migliori professionalità vadano via»

JESI, 20 marzo 2022 – Sembrava troppo bello avere finalmente l’occasione di confrontarsi con Regione, Asur e Av 2  sulle problematiche del nostro ospedale.   

Fatto è, invece, che la riunione della Commissione sanità del Comune convocata per il giorno 17 scorso non si è tenuta più per «motivi inderogabili o motivi organizzativi» queste sono le testuali motivazioni addotte. Da tutte le istituzioni invitate all’incontro. Fermo restando che tali motivazioni non ci convincono affatto, pensiamo che almeno uno dei soggetti invitati avrebbe potuto prendere parte all’incontro, anche perchè sono stati invitati con preavviso di 15 giorni.

Noi siamo più propensi a pensare che questi soggetti non “gradiscono” per niente confrontarsi con la cittadinanza e soprattutto non sono in grado di fornire risposte alle tante problematiche sanitarie della nostra regione.

Ospedale Carlo Urbani Jesi
L’ospedale “Carlo Urbani”

Non sappiamo se e quando ci sarà un altro incontro ma intanto  riteniamo importante portare a conoscenza dei cittadini il contenuto di quello che avremmo voluto rappresentare  alle istituzioni. Siamo davvero molto preoccupati per il futuro della nostra Sanità e quando diciamo futuro non ci riferiamo ai tanto sbandierati progetti regionali di ospedale e casa della  comunità, progetti che, se tutto va bene, si realizzeranno non prima del 2026.

Ci riferiamo invece al futuro del nostro ospedale che anche durante la pandemia ha dato prova di grande efficienza e professionalità ma che, se non arrivano presto risposte concrete sulla la cronica carenza di personale (medici, infermieri ma anche Oss) e sui  tagli dei posti letto, il “Carlo Urbani” non avrà un futuro degno di questo nome.

Da tempo denunciamo i 7 medici in meno al pronto soccorso (tra un po’ potrebbero diventare 8), il mancato ripristino dell’organico pieno della urologia, la medicina che, nonostante le difficoltà di non poter ricoverare pazienti in attesa al pronto soccorso deve però distaccare suo personale a Cingoli, il taglio dei posti letto nella chirurgia che, dopo gli interventi eseguiti, è costretta a cercare in giro per i reparti un posto letto per la degenza dell’operato, e tutto ciò naturalmente finisce per allungare in maniera ormai intollerabile le liste di attesa costringendo i cittadini a mettere mano alle tasche per rivolgersi al privato, e allora noi crediamo di avere diritto a risposte.

Vogliamo che la direzione dell’Av2 ci dica perché, diversamente da quanto avviene nelle altre Aree Vaste, qui non si fanno avvisi pubblici per l’assunzione di medici a tempo indeterminato  (sia nel 2021 che nel 2022 Asur Av5 e Av4 hanno emesso avvisi pubblici per assunzione di personale a tempo indeterminato).

Un esempio a Urologia, sostituiamo un medico a tempo indeterminato e con tanta esperienza con uno specializzando a tempo determinato. Non si comprende perchè nell’Av2  non si rinnovano i contratti dei precari, eppure  il piano triennale Asur dei fabbisogni di personale 2020/2022 prevede chiaramente che, oltre al ripristino del personale previsto come cessazione del periodo, si proceda anche alla tempestiva sostituzione di un dipendente che al momento della redazione del piano non era in previsione, e tutto ciò, per non creare disservizi o discontinuità nella erogazione dei servizi (peraltro tutto ciò a invarianza del tetto di spesa programmata).

Torniamo ancora una volta a lanciare l’ennesimo appello alle forze politiche cittadine, quelle attualmente in  carica ma anche a quelle che si accingono a candidarsi, alle organizzazioni sindacali, affinché si facciano parte attiva verso la direzione Asur per la copertura delle posizioni vacanti, il rischio forte è che si chiudano servizi e peggio ancora si finisca per far sì che le nostre migliori professionalità vadano via in quanto a esse non vengono garantiti spazi operativi, risorse umane e rinnovo tecnologico.

Pasquale Liguori

responsabile del Tribunale del Malato di Jesi

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