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Cronaca

Jesi Pista di atletica al “Cardinaletti”, lavori da almeno 800mila euro in su

Il vicesindaco Samuele Animali «un impianto a fine vita su cui sarebbe inutile fare degli interventi puntuali», ma per ora mancano i fondi

Jesi – Arrivano chiarificatrici le parole del vicesindaco e assessore allo sport Samuele Animali, riguardo all’appello della Società Atletica Jesi che, a mezzo stampa, aveva evidenziato le pessime condizioni della pista di atletica del campo sportivo Cardinaletti, il quale negli anni non avrebbe subito gli interventi di manutenzione necessari, sottolineando il disinteresse da parte del gestore e dell’Amministrazione comunale.


«In questi giorni sono state ripubblicate delle doglianze relative allo stato degli impianti destinati all’atletica leggera in città – ha chiarito Samuele Animali. La società Atletica Jesi lamenta giustamente uno stato di abbandono dovuto alla mancanza di manutenzione nel tempo, diciamo negli ultimi 30 anni».

«Al riguardo vorrei condividere con il pubblico dei lettori qualche informazione già a conoscenza dei più diretti interessati.Va anzitutto precisato che l’impianto non è gestito dal Comune, che comunque esercita vigilanza ed è responsabile della manutenzione straordinaria in quanto proprietario».


«Già alcuni mesi fa mi sono recato diverse volte al Cardinaletti, anche incontrando, in due distinte occasioni, i responsabili delle due Società sportive che lo utilizzano per la pratica dell’atletica leggera. Ho potuto così verificare di persona e con il supporto degli interessati le attuali condizioni dell’impianto. Abbiamo poi approfondito la questione nell’ambito della Consulta dello sport cittadina, concordando sul fatto che si tratta di una priorità».


«Poiché l’impianto è giunto sostanzialmente a fine vita, anche in conseguenza del fatto che, come già evidenziato, vi è stata una carenza di manutenzione, non avrebbe senso fare interventi puntuali. Si andrebbe incontro a una spesa molto consistente senza risolvere del tutto i problemi».

«Sentiti gli uffici e considerata la particolarità dell’opera, anche grazie all’interessamento degli addetti ai lavori, è stato dunque effettuato un sondaggio informale con ditte e studi specializzati che ha permesso di individuare l’ordine di grandezza della spesa necessaria per il rifacimento della pista di atletica, indicativamente sugli 800mila euro».

«La stima assolutamente approssimativa è basata su un preventivo che ricomprende anche il rifacimento delle piste per salti e lanci. Si tratta di demolire l’esistente, smaltire, consolidare, rifare fondo, tappetini cordoli e pavimentazione per 400 metri lineari e più. La stima andrà poi precisata, non essendo stato ancora effettuato lo studio tecnico, ed esclude Iva, progettazione, illuminazione, vie d’accesso ma anche eventuali ribassi d’asta e quant’altro».

«Serve soltanto per capire la taglia dell’investimento necessario. Anche perché si tratta di provare ad accedere a finanziamenti pubblici o privati. Il canale privilegiato attraverso cui reperire finanziamenti di questo importo è Sport e Salute“, l’azienda ministeriale che gestisce questo tipo di azioni».

«La linea di finanziamento più appropriata per questo tipo di importi è il bando Sport e Periferie, che è stato pubblicato proprio alcuni giorni or sono. Purtroppo il Comune di Jesi non potrà partecipare perché il bando ha al suo interno una clausola che esclude a priori gli enti che sono già risultati assegnatari nel bando 2020».

«Nel caso di Jesi è stato finanziato il recupero della Palestra Carbonari, il cui iter si è sbloccato solo poco tempo fa con l’invito del Ministero a sottoscrivere la necessaria convenzione ad hoc. Sono dunque in corso le procedure amministrative (delibere propedeutiche, gara, assegnazione dei lavori, termini per eventuali ricorsi) che porteranno all’apertura del cantiere presumibilmente non prima dell’inverno».


«Questo significa che bisognerà cercare di reperire fondi altrove. Occorre peraltro tener conto anche di altre priorità, dettate dall’urgenza (come è successo ad esempio per l’impianto termico del palazzetto), da decisioni politiche (per esempio c’è una mozione approvata in Consiglio sull’illuminazione degli impianti sportivi, tra cui lo stesso Cardinaletti) o dalla limitata disponibilità di risorse, che può dirottare l’attenzione su interventi meno onerosi o per i quali vi sono opportunità specifiche di cofinanziamento».


«Va infine evidenziato che a breve verranno messi in cantiere i lavori di recupero dell’area sportiva aperta al pubblico presso il Liceo Scientifico, a cura della Provincia, che è l’Ente proprietario dell’impianto».

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