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Jesi “Premio Valeria Moriconi” nel segno di Emanuele Scorcelletti

Consiste in una magnifica foto donata dal grande artista, uno dei fotografi marchigiani più conosciuti al mondo, intitolata “Archi di Luce” e consegnata a Ottavia Piccolo e Francesca Garolla

Jesi, 20 agosto 2022 – Un rientro sul Premio “Valeria Moriconi 2022”, andato in scena, si può dire così, all’inizio di agosto in Piazza Federico II, credo sia necessario. Almeno per ricordare un paio di elementi che, poi, per il futuro, saranno ripresi e amplificati.

Ricordate che il premio è stato assegnato all’attrice Ottavia Piccolo, di cui la commissione ha sottolineato, fra l’altro, “il forte impegno nelle scelte dei testi e dei ruoli che si basano su una visione etica della vita, della società e del teatro, sull’onestà intellettuale e sulla coerenza anche nell’esercizio della professione artistica. In questo modo il suo arriva ad essere un teatro di denuncia di quanto viene commesso e che non va taciuto ed in virtù del magistero attorale e dell’impegno per un teatro che “metta in crisi”, “colpisca per la sua novità”, “arrivi all’essenziale”, “faccia discutere”, serva a far capire meglio se stessi e forse anche che senso ha la vita”.

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La sua interpretazione in “Donna non rieducabile”, ha tenuto il pubblico fra emozione e condivisione del narrato scenico

Ha poi assegnato, nella stessa serata, il Premio “Valeria Moriconi 2022 – Futuro della scena”, alla drammaturga, regista, attrice, Francesca Garolla. Un evento coinvolgente, frutto di un lavoro serrato, compiuto da un gruppo che segue la realizzazione del premio sin da prima dell’edizione in cui fu assegnato a Emma Dante, una “Grande” del nostro palcoscenico e non solo quello di prosa. Il Premio “Valeria Moriconi”, è stato istituito per conservare e continuare l’eredità artistica e culturale della grande attrice valorizzando il ruolo della donna sulla scena tra passato, presente e futuro.

Fra i collaboratori, oltre alle associazioni Rotary Club Federico II e Lions Club di Jesi, il sottoscritto e Franco Cecchini. Il premio consiste in una magnifica foto donata dal grande artista Emanuele Scorcelletti, uno dei fotografi marchigiani più conosciuti al mondo, ed è intitolata “Archi di Luce”.

Uno scatto che è parte sostanziale della mostra intitolata “Elegia Fantastica”, che si svolge nell’incantevole scenario di Palazzo Pianetti Tesei. Dalla mostra in corso, aperta fino a settembre, è nato uno straordinario libro, che raccoglie un profondo e meticoloso percorso fotografico in bianco e nero che tocca una delle più attuali riflessioni dell’uomo contemporaneo sull’importanza dei luoghi quali elementi fondanti per definire il personale approccio all’esistere. La scelta fra le foto proposte dall’artista è caduta su “Archi di luce”, per la “teatralità” dello scatto, che è non solo pertinente ma che in assoluto esalta le dinamiche sceniche di un’artista.

Se l’è stretto al petto, il premio, Ottavia Piccolo, e anche la giovane Francesca Garolla, che ha ringraziato l’Amat, presente con il direttore Gilberto Santini,  il Comune di Jesi, col sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, la Fondazione Pergolesi Spontini con la direttrice generale Lucia Chiatti e, soprattutto, ha detto, «grazie ad Emma Dante, forever, è lei che mi ha tirato fuori dal cappello. Da quella sera mi sento leggera, nonostante il premio pesi circa cinque chili (più scatola)”.

Il suo lavoro di “dramaturga” è “un po’ drammaturgo (all’italiana), un po’ consulente artistico, un po’ teorico e un po’ aiuto regista, una figura poliedrica, insomma: qualcuno che ha il compito di unificare “i segni della scena”, individuando linee di senso che devono poi esplicitarsi nella realizzazione di uno spettacolo o nella conduzione di un processo artistico».  

L’assegnazione del Premio “Futuro della Scena” consentirà alla Garolla di lavorare su un nuovo progetto drammaturgico che verrà presentato al pubblico nel 2023. E di questo parleremo al momento opportuno.

L’ho sentita, al telefono, felice di incominciare il suo lavoro al quale sta già rivolgendo tutta la sua attenzione e la sua genialità creativa

Giovanni Filosa

(foto Binci)

©riproduzione riservata

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