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Cronaca

JESI Prevenzione scompenso cardiaco, oggi arriva il camper

Nel piazzale dell’ospedale “Carlo Urbani” insieme alla Fir, la Fondazione italiana del rene: appuntamento dalle 14 alle 17

JESI, 12 ottobre 2021 – Oggi, martedì 12 ottobre dalle ore 14 alle 17 presso il piazzale antistante l’ospedale Carlo Urbani, farà tappa il Camper allestito dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (Aisc) che, da alcuni anni, prevede tappe in diverse città italiane per 13 regioni coinvolte. 

La struttura jesina, diretta dal dottor Marco Candela, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Area Vasta 2 e frutto della collaborazione tra le Uoc di Medicina Interna e di Cardiologia, è da tempo riconosciuta come Centro Aisc per la regione Marche e come punto di riferimento per i pazienti associati e anche quest’anno, dopo la forzata inattività nel 2020, è stata inserita nel corso delle giornate sulla diffusione della conoscenza dello scompenso cardiaco.

É infatti fondamentale sensibilizzare la popolazione su questa patologia, sull’attenzione ai sintomi, sul seguire in modo rigoroso le cure mediche, sulla gestione dell’evento in emergenza e, soprattutto, sull’importanza della prevenzione mediante stili di vita corretti.

ll Camper dello scompenso cardiaco, riconoscibile per il cuore stilizzato e la scritta Aisc, ha programmato un tour capillare in Italia nei mesi di settembre e ottobre, con soste in diverse città e incontri aperti. A tutti gli interessati (pazienti e non) viene offerta la possibilità di iscriversi gratuitamente all’associazione, ricevere documentazione informativa ed effettuare in loco, gratuitamente, una serie di valutazioni cliniche sulla patologia.

Quest’anno, inoltre, nel Camper Aisc, sarà presente anche la Fondazione italiana del rene (Fir) rappresentata dalla Uoc Nefrologia di Jesi, per cui si potranno effettuare i test per la misurazione della creatinina e del volume di filtrazione glomerulare, accertamenti fondamentali per valutare il rischio di malattia renale cronica, condizione peraltro spesso presente nei pazienti con scompenso cardiaco.

Secondo dati recenti, oltre 1 milione di persone in Italia convivono con lo scompenso cardiaco, patologia che registra ogni anno l’insorgere di nuovi casi, indicativamente 20 ogni 1.000 soggetti tra 65 e 69 anni e più di 80 casi ogni 1.000 tra gli over 85. Lo scompenso cardiaco è la causa più comune di ricovero tra gli ultrasessantacinquenni e si stima che, entro il 2021, rappresenterà la terza causa di decessi in tutto il mondo.

Nonostante questo, il livello di consapevolezza da parte della popolazione è ancora molto basso e, pertanto, necessitano campagne di informazione allo scopo di intercettare la malattia nelle fasi iniziali, migliorandone notevolmente la conseguente qualità di vita e la prognosi.

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