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Cronaca

JESI PRIME SORPRESE NELLA SISTEMAZIONE DEL SELCIATO, STRUTTURE MURALI (FORSE MEDIEVALI) E UNA MONETA SOTTO PIAZZA COLOCCI

La moneta ritrovata durante gli scavi a Piazza Colocci

JESI, 30 giugno 2017 – Scavando in Piazza Colocci per la sistemazione del selciato stanno uscendo fuori cose inaspettate, novità sulla Jesi dei secoli passati. Avevamo già scritto che in tempi passati, sempre durante lavori di scavo, era emersa una tomba con i corpi di due individui (un maschio ed una femmina, vicinissimi l’uno all’altra); sapevamo che scavando ci si sarebbe incontrati con i resti di un anfiteatro di età romana, una parte del quale è ben visibile in via Ripanti; oggi, invece, emerge un sottosuolo bel più complesso.

Già, perché a pochissime decine di centimetri dal piano di calpestio gli operai si sono imbattuti in alcune strutture murarie ancora integre; costruzioni che, leggiamo in una nota del Comune, “da un primo esame sembrano medievali”. Sembrano, scrivono dal Palazzo, perché in questi casi il condizionale è d’obbligo in quanto occorreranno ulteriori analisi e accertamenti per stabilire una esatta datazione di quel manufatto e di quei reperti. Dopo la “scoperta” di queste mura il Comune ha allertato la Soprintendenza che ha inviato l’ispettrice Raffaella Ciuccarelli; l’esperta, unitamente all’assessore alla cultura, Luca Butini ha effettuato un sopralluogo arrivando alla conclusione che è necessario “procedere ad uno splateamento, vale a dire – leggiamo sempre nella nota del Comune – livellare il terreno almeno fino a scoprire la sommità delle strutture murali emerse nei tre distinti saggi di scavo, per verificare la loro interconnessione e avere una idea della tipologia della costruzione”.

I lavori saranno effettuati dalla stessa impresa appaltatrice la prossima settimana “parallelamente all’apertura di un quarto saggio di scavo già programmato, oltre all’avanzamento della rimozione dei conci di pietra. Solo quando tutti gli accertamenti saranno completati sarà possibile stabilire il periodo storico al quale risalgono i reperti murari rinvenuti e solo a quel punto Soprintendenza e Amministrazione comunale condivideranno il da farsi.
A proposito di questa “scoperta” c’è da chiedersi: come mai nessuno ha denunciato la presenza di quei muri? In passato, proprio accanto a quelle strutture murarie, sono stati effettuati altri scavi per la posa in opera di una tubatura; possibile che nessuno se ne sia accorto? Oppure chi se n’è accorto ha fatto finta di non vedere e si è comportato come quelli che hanno seppellito una seconda volta la coppia rinvenuta molto tempo fa.

Ai tecnici la risposta; a noi cittadini, invece, rimane la soddisfazione di apprendere che questa Jesi che vediamo è l’ultimo atto di una operazione di trasformazione edilizia, monumentale.

A margine delle novità riscontrate segnaliamo, perché ne abbiamo avuta notizia, il rinvenimento di una “piccola moneta, orientativamente databile tra il 1100 ed il 1200. Essendo stata recuperata casualmente all’interno della terra rimossa, non è possibile stabilire se sia coeva alle strutture murarie o di periodo successivo”.

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