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Cronaca

JESI PRIMO MAGGIO DEDICATO A GEMMA, SINDACALISTA PASIONARIA

“100 anni di 8 ore” per ricordare il ruolo attivo della Perchi nelle filande

 

JESI, 16 febbraio 2019  – Mancano ancora due mesi e mezzo alla data di inizio dell’iniziativa, ma già da oggi la notizia dei particolari festeggiamenti di un centenario storico è stata resa nota. Di cosa stiamo parlando? Semplice, di un personaggio jesino al quale migliaia di lavoratori debbono riconoscenza perché, giusto un secolo fa, il 1° Maggio 1919, assieme ad altri rappresentanti sindacali nazionali riuscì ad ottenere la riduzione del lavoro ad 8 ore (in precedenza c’era anche chi era costretto a lavorare dieci, dodici ore).

Con il titolo “100 anni di 8 ore” nelle giornata del 29 e 30 aprile e, soprattutto il 1° maggio, in alcuni quartieri cittadini si festeggerà questa conquista e si ricorderà colei che assieme ad altri ne fu artefice, vale a dire Gemma Perchi. Chi era questa donna? Nacque a Jesi il 1° aprile del 1873 e morì, sempre a Jesi, il 22 gennaio del 1957. Come molte sue contemporanee trovò lavoro in una delle tante filande che all’epoca erano operative in città (si parla che all’epoca erano oltre sessanta gli stabilimenti attivi).

Non era una lavoro semplice, quello della filandaia, ma utile per il mantenimento delle famiglie dove molto spesso c’erano uomini chiamati alle armi per difendere l’Italia dagli Austro-ungarici. Oltre a darsi da fare per chiedere l’apertura delle scuola dove mandare  i figli, si adoperò come sindacalista per le sue colleghe al punto tale da richiedere per loro una riduzione dell’orario giornaliero di lavoro; una battaglia sindacale, a volte anche durissima, che alla fine diede i suoi frutti ottenendo la riduzione giornaliera del lavoro ad otto ore.

Questo personaggio sarà ricordato nei tre giorni sopra riportati con una serie di iniziative che si svolgeranno in alcuni quartieri cittadini (San Giuseppe, Minonna, Prato) e che, come detto, coinvolgeranno personaggi e associazioni del territorio. I festeggiamenti sono stati illustrati questa mattina in Comune dall’Assessore alla cultura Luca Butini, da Michael Bonelli, dell’Associazione Willer & Carson, coordinatore ed ideatore della manifestazione. “Sarà un’occasione di incontri, dibattiti, musica ed altro ancora”, ha detto in apertura Butini. Visto l’argomento della manifestazione sicuramente non mancheranno antichi canti della filandare, recita della commedia “La filanda è una galera” e sicuramente ci saranno i risultati di ricerche storiche nel quartiere “Prado”.

Saranno coinvolti studenti ed insegnanti del Liceo Artistico, che  ancor prima di sapere di essere interessati stavano realizzando opere ispirate a questa categoria di lavoratrici. Le numerose sedi delle filande jesine non ci sono più, alcune sono state trasformate in condomini o, comunque in abitazioni; quelle ancora riconoscibili saranno oggetto di una visita guidata da parte del gruppo diretto da Dante Ricci che ha annunciato il coinvolgimento del gruppo di canto popolare “La Macina”. Sempre nel corso della conferenza stampa Bonelli non ha escluso il coinvolgimento di altri soggetti istituzionali regionale e nazionali, a cominciare dai rappresentanti sindacali centrali, così come altre realtà territoriali come Torino dove i lavoratori dell’epoca fecero analoga battaglia per la riduzione delle ore di lavoro.

Tra gli altri soggetti coinvolti in questo programma di manifestazioni  ci sarà anche il “Comitato Cinema” che per l’occasione organizzerà nel teatro/cinema San Giuseppe una serie di proiezioni (per il momento i titoli proposti sono soltanto tre, ma forse saranno anche di più). Anche la scuola intitolata alla storica sindacalista parteciperà alle manifestazioni con una serie di iniziative che vedranno protagonisti bambini ed insegnanti che, a quanto sembra, stanno già realizzando dei “compitini” per l’occasione, come il lavoro di ricerche storiche sulle attività nelle filande da parte degli studenti dell’Istituto Comprensivo Federico II.

Nel lungo elenco di soggetti coinvolti c’è il Teatro Cocuje, l’associazione Valvolare e tanti altri ancora.

Concludiamo con due interessanti notizie; nonostante il grosso contributo lasciato al mondo operaio da Gemma Perchi, erano in pochi a sapere dove questa grande donna (sia per quanto fatto, così come sul piano fisico) fosse sepolto: “La sua tomba – ha detto l’Assessore Butini – si trova nel cimitero cittadino, al campo VI, dove nella giornata del 1° maggio prossimo si terrà una cerimonia commemorativa”. Non solo, “la commissione toponomastica cittadina – ha annunciato l’assessore – ha deciso di intitolare una via a Mariano Agostinelli l’industriale che si è sempre impegnato nel mondo delle filande; a lui sarà intestato il tratto di strada che collega via A. Colocci a via G. Marconi”.

(s. b.)

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