JESI Privatizzazione servizi pubblici: la proposta non si discute e l’opposizione lascia l’aula

Iscritta all’ordine del giorno del Consiglio non viene messa in discussione: «Non si può parlare di ciò che la maggioranza non vuole»

JESI, 1 aprile 2022 – Iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri, l’atto presentato da Jesi in Comune non è stato nemmeno discusso per il voto contrario della maggioranza.

La questione era relativa al Ddl Concorrenza, cioè al disegno di legge che «così com’è aprirebbe la strada alle privatizzazioni dei servizi pubblici locali e renderebbe soltanto residuale ed eccezionale la gestione pubblica dei servizi essenziali, rischiando di mettere una pietra tombale sul referendum del 2011».

Questo era il testo presentato da Jesi in Comune che avrebbe dovuto essere discusso ma che è stato rimandato, ormai alla prossima consiliatura.

La maggioranza, infatti, appellandosi al comma 2 art. 74 del regolamento del Consiglio comunale «ha scovato un cavillo dimenticato tra le pieghe del regolamento del 2008 per impedire non l’approvazione, ma addirittura l’esposizione di un ordine del giorno presentato – spiega l’opposizione che ha lasciato l’aula per protesta (foto in primo piano) -. Uno schiaffo non agli avversari politici ma alle istituzioni cittadine: ora non si può parlare in Consiglio di ciò che la maggioranza non vuole».

«E’ sufficiente che un consigliere (di maggioranza) chieda la sospensione di un atto (dell’opposizione) per evitare che sul quel tema, regolarmente posto e ammesso all’ordine del giorno del Consiglio, si eviti il confronto. E la maggioranza tutta a sfruttare questo comma mai applicato per avallare una forzatura antidemocratica. Siamo usciti dall’aula per sottolineare quella che non è una semplice scorrettezza ma la sconfessione del Consiglio: che ci sta a fare, ora? Segno che qualcuno è talmente in difficoltà che ha paura anche della pura discussione».

(Redazione)

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