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JESI Raffaello e Colocci: Palazzo Pianetti apre le porte alla mostra (video)

“Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica” è il titolo dell’esposizione che sarà visitabile nelle sale Betto Tesei fino al prossimo 30 settembre

JESI, 20 maggio 2021 – “Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica” è il titolo dell’esposizione che apre le porte ai visitatori oggi pomeriggio nelle nuove sale Betto Tesei, a Palazzo Pianetti.

Arianna Addormentata

«Evento che è un centro di gravità permanente per le future generazioni – ha detto l’assessore alla cultura, Luca Butini, citando Franco Battiato, recentemente scomparso – . Jesi entra nel circuito delle città che ospitano grandi mostre: sono fiero di far parte di un’Amministrazione che negli anni ha destinato energie significative a interventi che durano nel tempo».

«Un progetto costruito con una comitato scientifico di primo piano – ha aggiunto Romina Quarchioni per i Musei Civici – .Una mostra che ha due anime: una multimediale e l’altra fisica».

Da sinistra: Giorgio Mangani, Luca Butini, Massimo Bacci e Romina Quarchioni

«Una mostra che ha molto da raccontare – ha aggiunto Giorgio Mangani, tra i curatori – . Non si compone di molti pezzi ma sono di qualità. Studioso di cosmologia potrebbe essere lui, Angelo Colocci, la figura barbuta con in mano il cosmo, rappresentato nella celebre “Scuola di Atene” di Raffaello, nella Stanza della Signatura».

«C’è unione d’intenti con il vicesindaco Butini – ha aggiunto il sindaco Massimo Bacci – . Abbiamo scritto pagine importanti e ne scriveremo da qui alla fine del mandato».

Giorgio Mangani

Oggi pomeriggio, su prenotazione, la mostra sarà aperta al pubblico: rimandata per via del covid, è curata da Giorgio Mangani, Francesco Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella, Fabrizio Biferali e Paolo Clini, ed esplorerà i rapporti fra i due grandi marchigiani, figure di spicco del Rinascimento italiano.

L’eposizione, visitabie fino al 30 settembre 2021, custodisce pezzi di epoca romana in prestito dai Musei Capitolini e dall’Archeologico di Napoli, ma anche la scultura detta Arianna addormentata del Museo Archeologico di Firenze, originariamente collocata nel giardino della villa di Angelo Colocci a Roma. Fra documenti originali e sezione multimediale che ricostruisce i capolavori dell’urbinate, la mostra vuole far respirare ai visitatori lo spirito della Roma dei Papi e l’ambiente culturale del Cinquecento, secolo prolifico per le arti.

In particolare, ci si immergerà nella Scuola di Atene, affresco nella Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani, dove sarebbe rappresentato anche Colocci accanto all’autore.

La mostra nel corso dell’estate prevede anche laboratori per bambini e ragazzi.

Eleonora Dottori

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