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Jesi Fibromialgia, liste d’attesa lunghissime pazienti in difficoltà

Segnalazioni al Tribunale del Malato: «Ci chiedono di indicargli specialisti anche fuori regione a cui rivolgersi in quanto qui a Jesi i tempi si dilatano»

Jesi, 18 gennaio 2023 – Dopo la decisione dello scorso aprile di chiudere la Clinica Reumatologica di Jesi con i suoi 12 posti letto relegando l’attività del reparto (solo 6 posti letto e ambulatori) al quinto livello del  “Carlo Urbani, in un coacervo di diverse attività, tra cui l’Obisi è di fatto decretata la fine di un’altra eccellenza del nostro territorio dal 1975 che era centro di riferimento per la reumatologia marchigiana e non solo.

E i disagi per i pazienti reumatologici si fanno sempre più gravi, in quanto le patologie legate a questa specialistica richiedono periodici ricoveri che oggi non possono essere assicurati in quanto le liste di attesa si sono decisamente allungate (ai pazienti viene detto che neanche per il 2024 è possibile prenotare in quanto l’agenda non è disponibile).

In questi giorni ci stanno pervenendo segnalazioni da parte dei pazienti affetti da fibromialgia che ci chiedono di indicargli specialisti anche fuori regione a cui rivolgersi in quanto qui a Jesi le liste di attesa sono lunghissime.

Ricordiamo che la fibromialgia è una patologia cronica e fortemente invalidante che provoca dolori intensi muscolo scheletrici, affaticamento e astenia.

Ricordiamo anche ai nostri “smemorati” amministratori regionali che nel 2019 le Marche si proclamarono la prima regione a dotarsi di un centro di riferimento regionale per la fibromialgia, da istituire proprio presso la oggi defunta Clinica Reumatologica di Jesi (si parlava allora di più di 30.000 pazienti nella nostra regione).

E non solo, la oggi senatrice Leonardi, nel febbraio del 2022, annunciava con grande pomposità, che le Marche si sarebbero dotate di un Comitato tecnico scientifico sulla Fibromialgia con un centro a Jesi che avrebbe avuto il compito di predisporre linee guida per le terapie, oltre che la presa in carico dei malati.  

Tutte promesse mai realizzate, la verità è che oggi il malato reumatologico non sa dove sbattere la testa e allora ci aspettiamo che la Regione fornisca una risposta sanitaria concreta a questi pazienti che non possono rinunciare alle terapie e che oggi si vedono costretti ad andare fuori regione.

Pasquale Liguori

Responsabile del Tdm di Jesi             

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