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JESI Riaprono lunedì 13 luglio i Centri diurni per disabili

Sono quelli cittadini “De Coccio” e “Maschiamonte”, “I Girasoli di Filottrano,Il Girasole” di Staffolo e “Una porta aperta” di Cingoli che ospitano complessivamente 56 utenti

JESI, 10 luglio 2020 – «Tra i primi nelle Marche, riaprono lunedì prossimo 13 luglio i cinque centri diurni per disabili della Vallesina». Lo rende noto l’Asp Ambito 9 con una nota firmata dal presidente Matteo Marasca.

casa di riposoSi tratta in particolare dei centri “De Coccio” e “Maschiamonte”  (foto in primo piano) di Jesi, I Girasoli di Filottrano,Il Girasole” di Staffolo e “Una porta aperta” di Cingoli che ospitano complessivamente 56 utenti.

I servizi coinvolti – Asp Ambito 9, Cooss Marche (la cooperativa sociale che gestisce in appalto i centri diurni) e Umea Area Vasta 2 dell’Asur – hanno lavorato per dar seguito alle direttive previste dalla Regione Marche. Sono stati, infatti, approvati dall’unità operativa sociale e sanitaria i progetti di struttura riprogrammati sulla base del piano territoriale di riapertura, oltre che i nuovi progetti personalizzati di ciascun utente frequentante i centri diurni.

«Le principali novità che interessano la temporanea riorganizzazione dei centri riguardano l’estensione dell’apertura al sabato e l’incremento del personale di assistenza per supportare gli utenti nel rispetto del distanziamento fisico, nonché per garantire una puntuale sanificazione degli spazi   -sottolinea il presidente -.  Anche il servizio trasporto verrà potenziato per far sì che all’interno dei mezzi venga mantenuta la distanza di sicurezza. Altra importante novità riguarda l’apertura dei centri diurni anche nel mese di agosto. Ha già preso avvio lo screening, attraverso i tamponi, per l’accertamento della positività/negatività da Covid-19 per gli utenti, gli operatori e gli addetti ai trasporti».

Dal momento dell’apertura, gli utenti e gli operatori verranno quotidianamente sottoposti ad un triage/questionario che prevede anche la rilevazione della temperatura corporea. Ogni centro diurno verrà dotato di un quantitativo di dispositivi di protezione individuale tale da poter essere distribuito a operatori e utenti. I costi unitari aggiuntivi di questa nuova organizzazione saranno assorbiti dall’Asp e dall’Asur Marche, per cui non ci saranno aumenti e oneri ulteriori per le famiglie e i disabili accolti nei centri diurni.

«È importante considerare come la suddetta organizzazione dei centri diurni abbia carattere di temporaneità, essendo finalizzata a garantire una riapertura graduale, così come disposto dalla normativa nazionale e regionale, che potrà cessare al venir meno della situazione di emergenza sanitaria».

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