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Cronaca

JESI SAN FLORIANO SI TINGE DI ROSSO, AL TEATRO MORICONI “SANGUE DI ROSA SCARLATTA”

JESI, 4 maggio 2017 – Venerdì 5 maggio alle ore 21 andrà in scena al Teatro Moriconi “Sangue di Rosa Scarlatta”, lo spettacolo tratto dall’omonimo racconto di Vittorio Graziosi sulla redenzione di un padre dopo la perdita del figlio in un attentato terroristico, con Dante Ricci come protagonista e le note dal vivo del Concertino Burro e Salvia. L’incasso servirà a finanziare dieci borse di studio con tirocinio all’Università dell’Aquila istituite dal Miur e intitolate alla memoria di Fabrizia Di Lorenzo, la studentessa di Sulmona vittima dell’attentato terroristico di Berlino del 2016. Al termine della serata si potranno degustare i prodotti enogastronomici gentilmente offerti dall’Azienda Agricola Quaresima e dall’Azienda Agraria Trionfi Honorati. Per l’autore, Vittorio Graziosi, l’attesa è carica di emozione.

Vittorio, che effetto ti fa portare la storia al Moriconi di Jesi?

Un sapore particolare e un’emozione grande. Ci si sente un po’ sotto esame. E poi dare un contributo nella mia città è un onore enorme, oltre tutto durante la festa del Palio di San Floriano.

Un San Floriano senza dubbio “diverso” per chi vorrà viverlo a teatro.

Già. Per quelli che saranno in giro a celebrare il co-patrono di Jesi sarà l’occasione per una serata dove l’arte diventa un ponte tra immaginazione e realtà: l’atto terroristico narrato nel libro permetterà di sovvenzionare borse di studio intitolate a una vittima reale del terrorismo.

Quante trasposizioni teatrali ha visto “Sangue di Rosa Scarlatta”?

Ne ha avute due: la prima con la compagnia teatrale Liolà di Borsini, che tra il 2016 e il 2017 è andata in scena a Senigallia, Cingoli e Montecassiano, e la seconda quella che abbiamo fatto insieme a Dante Ricci, salita più volte al Piccolo di San Giuseppe di Jesi lo scorso anno.

A quale sei più legato?

Beh, il lavoro di Borsini è stato eccellente, ma le mie parole in bocca a Dante Ricci sembra trovino una collocazione naturale, tant’è che ogni volta che devo portare un testo a teatro, lui è il primo ad essere interpellato.

Nel tempo sono state molte le associazioni che “Sangue di Rosa Scarlatta” ha aiutato raccogliendo fondi in beneficenza.

Sì, in primis l’associazione russa Nabat con cui, dopo la pubblicazione del testo nel 2008, abbiamo sostenuto il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Kiev. Un impegno che mi ha consentito di vincere la medaglia al valore culturale a Kiev e il cavalierato della pace ad Assisi.

Un libro che quindi ti ha permesso di fare molti incontri.

Indubbiamente. Il più significativo quello con la mamma di un giovane russo di nome Alexander, ricoverato proprio nel reparto oncologico cui abbiamo destinato il nostro sostegno. Il ragazzo purtroppo è deceduto, ma ho cercato di farlo rivivere attraverso il racconto che la mamma mi ha fatto di lui. Dalle sue parole, delicate e intense, è nata infatti “La storia di Sasha”, che è poi divenuta l’appendice del libro.

Ma come è nato “Sangue di Rosa Scarlatta”? Perché volevi raccontare quella storia?

Roberto, il protagonista, è il simulacro di ogni genitore che subisce la perdita incolmabile di un figlio: sentivo il bisogno di rappresentare quel dolore. Poi è successo un fatto che purtroppo mi ha ispirato. Quando stavo elaborando il testo, un mio caro amico ha perso il figlio in un incidente: le sue emozioni sono entrate per forza di cose nel libro.

Quali sono i prossimi progetti in cantiere per questo testo?

Il libro vivrà una seconda giovinezza grazie a una casa editrice scozzese che lo ha appena rimesso sotto contratto. Ne sarà fatta una versione cartacea, un formato e-book e un audiolibro che gireranno il mondo. Una felicità enorme: “Sangue di Rosa Scarlatta” in qualche modo non mi appartiene più, se ne va “per la sua strada” e il suo messaggio d’amore sembra non voler finire. Quello che ogni autore, in fondo, spera e che, fortunatamente per me, con questa storia si è avverato.

 

BIGLIETTI in vendita da mercoledì 12 aprile 2017
platea
intero € 10

INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi
Tel. 0731 206888 –
[email protected]

SERVIZI PREVENDITA:
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CALL CENTER dello Spettacolo delle Marche 071 2133600

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