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Cronaca

JESI SANITÀ, LIGUORI (TDM) GELA IL GOVERNATORE CERISCIOLI SULLE LISTE DI ATTESA: “C’È CHI ATTENDE ANCHE UN ANNO PER UNA PRESTAZIONE”

Pasquale Liguori, presidente del TdM

JESI, 14 marzo 2017Duro attacco del Presidente del Tribunale per i diritti del malato (TDM) di Jesi, Dr Pasquale Liguori, alle affermazioni del Presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Questi, stando a quanto scritto in una nota del TDM, avrebbe comunicato ai marchigiani “di aver centrato l’obiettivo nazionale dei tempi d’attesa sanitari; pochi mesi fa, invece, ci aveva comunicato la virtuosità della Regione Marche nel campo sanitario nazionale”. Per Liguori – e non solo – è ora di dire basta alle parole che esprimono solo in parte la realtà di un settore importante della vita sociale regionale; il successo sbandierato, infatti, si limiterebbe all’aver “centrato l’obiettivo di riduzione dei tempi d’attesa per le sole 43 prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza e limitatamente ai tempi definiti per le priorità b (breve) e d (differibili) è un piccolo passo in avanti, ma non certo la risposta” che i cittadini si attendono sulla questione dei tempi d’attesa; problema, questo, che al TDM viene costantemente segnalato dai cittadini. In particolare i pazienti evidenziano tempi d’attesa anche di un anno per certe prestazioni quali: “risonanze, Tac, ecografie ed ecodoppler”. Non solo, per certe prestazioni chirurgiche i tempi d’attesa si sono notevolmente allungati “dopo il taglio delle sedute operatorie”. Tutto ciò ha provocato il triste fenomeno della “migrazione” dei pazienti nelle strutture sanitarie di altre regioni che, oltre a far attendere un tempo decisamente inferiore, si pretende il solo pagamento del ticket. C’è poi il problema di quanti non possono spostarsi, per questi, purtroppo, l’unica soluzione al tagli dei tempi d’attesa è quella di rivolgersi ai privati con conseguente esborso di denaro.
Proseguendo nella denuncia, Liguori chiede e Ceriscioli “dove andare a leggere i dati di cui oggi fa proclami di obiettivi raggiunti; nel sito dell’Asur Marche – precisa – non siamo mai riusciti a poter leggere da qualche parte i tempi d’attesa delle prestazioni, un diritto sancito dalla legge”. E a proposito di tempi d’attesa il Presidente del TDM ricorda a noi cittadini “che il decreto legislativo n. 124 del 29 aprile 1998 prevede che qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre i termini massimi di attesa fissati dalla Regione, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero-professionale intramuraria, ponendo a carico dell’azienda sanitarie locale nel cui ambito è richiesta la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l’effettivo costo di quest’ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti”.

(s. b.)

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