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Cronaca

JESI Scritte razziste: grande solidarietà per Mustafa

scritte razziste colle paradiso

Condanna unanime al gesto «vile e criminale» che ha preoccupato il titolare del ristorante Colle Paradiso

JESI, 17 luglio 2020 – Un gesto vile e criminale, come vile e criminale è il movente, il razzismo, che ha “guidato” la mano e annebbiato il raziocinio di chissà chi, nei giorni scorsi, ha imbrattato il cartello del ristorante Colle Paradiso.

Lorenzo Fiordelmondo

Tantissimi messaggi di solidarietà sono arrivati a Ali Mustafa titolare del ristorante, cittadino italiano di origine giordana residente a Jesi dal 1989.

La famiglia del concittadino è stimata e benvoluta, anche per questo la reazione di condanna e il sentimento di indignazione sono stati unanimi.

«Sono tempi nei quali tutto passa come se nulla fosse. Perchè tutto dura il tempo di qualche click, compreso lo sdegno per cose oscene, tipo questa – commenta il consigliere comunale dem, Lorenzo Fiordelmondo – . Non può essere solo compito della politica o delle istituzioni, che oramai hanno assunto una dimensione identitaria che coincide con gli individui che le rappresentano, reagire a certi gesti di inciviltà manifesta. Qui entra in ballo altro. L’idea di essere una comunità organizzata in un sistema di convivenza civile. Che va difesa. Siamo ancora disposti a farlo? La risposta a questa domanda disegna il presente, esalta od offende il nostro passato e soprattutto, ci espone al giudizio del futuro. Massima solidarietà e sostegno, dunque, a chiunque vive, pacificamente e laboriosamente, nella nostra città nel nostro Paese».

Tommaso Cioncolini

Un episodio che il consigliere di Jesi Insieme, Tommaso Cioncolini, definisce «vergognoso e squallido. Massima condanna a questo gesto vigliacco e sconcertante, piena solidarietà invece ad Ali Mustafa per l’aggressione subita. È questo clima torbido che si respira, che a parole prepara e anticipa quello che alla fine si materializza tramite azioni violente. Dobbiamo essere ancora più netti e chiari prendendo le distanze da chi incita l’odio tra gli uomini e le donne e pone in conflitto l’uomo con la sua umanità. In questa fase la cultura e le diverse espressioni artistiche possono molto».

Francesco Coltorti

Ferma la condanna anche da parte del consigliere di Jesi in Comune, Francesco Coltorti: «Nel 2020 è assurdo trovarsi nelle condizioni di dover stigmatizzare frasi di stampo razzista, figlie di un “sentire” assai diffuso nella società di oggi, anche grazie a certi  sostenitori (quando non esponenti) di determinati gruppi politici che hanno non poco consenso nel nostro Paese. Massima solidarietà al nostro concittadino coinvolto. Una frase razzista non è mai un’opinione o una goliardia, ma è una modalità di offesa criminale oltreché vigliacca, viste le modalità del caso specifico. Un episodio preoccupante che si aggiunge ad altri simili. Non si può rimanere indifferenti a riguardo».

Silvia Gregori

«Tutta la mia comprensione al titolare del Ristorante Colle Paradiso – aggiunge a consigliera di Forza Italia Silvia Gregori -, questi idioti che sono stati autori di questi gesti, spesso sono senza istruzione e solo colmi di un odio che proviene dalla frustrazione delle loro misere vite.  Come appartenente a  Forza Italia, rivendico che quanto accaduto non fa parte della nostra politica, né credo di quella di tutta la coalizione del centro destra. Va ammirata altresì la capacità imprenditoriale di questo signore che dimostra che lavorando e impegnandosi seriamente con grandi sacrifici si può dare una svolta importante alla propria vita e a quella della comunità! Come risposta, scegliamo anche il Ristorante Colle Paradiso per le nostre serate».

Lindita Elezi

Anche la capogruppo consiliare di Patto x Jesi, Lindita Elezi, esprime la sua vicinanza «a tutti quelli che con la loro forza di volontà contribuiscono in maniera onesta e fattiva al progresso di Jesi e di tutta la collettività. Nessuno deve essere oggetto di assurdi attacchi, minacce o violenze che feriscono il nostro vivere civile. Per questo sono rimasta sorpresa ed esterrefatta, perchè conosco questa persona come un bravo imprenditore della ristorazione. Se assistiamo a questo vuol dire che dobbiamo impegnarci tutti per promuovere una cultura di diritti e doveri che punti alla convivenza tra tutti. Chiedo alla politica di Jesi e alle associazioni di levare una voce a favore perchè questo è un punto irrinunciabile del nostro vivere civile».

Angela Console e Romina Trombetta

Si aggiunge al coro dei dissensi anche il coordinamento della Lega di Jesi, per voce delle sue coordinatrici Angela Console e Romina Trombetta, al quale si associa anche il consigliere comunale del carroccio Marco Giampaoletti : «Vergognose scritte razziste. Questo gesto sconsiderato deve essere fortemente condannato e perseguito perché, troppo spesso frasi o atteggiamenti vessatori, discriminatori e persecutori sono giustificati o tollerati perché considerati ragazzate o sinonimo di un disagio: in una società che si definisce civile, dove l’inclusione sociale di tutti non deve essere considerata un optional, non deve accadere che un onesto cittadino si veda insultato perché di un paese straniero, o di un’altra religione o di un’altra appartenenza politica. È quello che succede sempre anche ai nostri cartelloni esposti in bacheca, seppur con molto meno risalto mediatico e con ancor meno solidarietà da parte di tutti. Entrambi i gesti sono da condannare e come Lega siamo moralmente vicini a chiunque sia vittima di atti simili perpetrati da chi, evidentemente, solo con la violenza, verbale e agita, riesce a esprimere le proprie frustrazioni».

Eleonora Dottori

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