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Cronaca

JESI SEQUESTRATO CAMION DI RIFIUTI METALLICI PROVENIENTI DALL’UZBEKISTAN (video)

sequestro camion rifiuti jesi forestale

Il veicolo entrato al porto di Ancona, fermato dai Carabinieri Forestali per sospetta radioattività del materiale trasportato è poi risultato privo delle dovute iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

JESI, 26 settembre 2019 – Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione di Jesi-San Marcello, coadiuvati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) di Ancona, hanno sequestrato un rimorchio all’interporto contenente rifiuti metallici provenienti dall’Uzbekistan.

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Il sequestro della motrice

Il materiale era trasportato da un camion turco entrato via mare dal porto di Ancona, destinato ad un impianto di gestione nel Comune di Jesi. I militari, congiuntamente all’Arpam di Ancona, sono intervenuti a seguito di segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa del capoluogo dalla ditta di destinazione dei rifiuti, sita nel territorio comunale, la quale fin da subito aveva riscontrato delle irregolarità documentali e sospetta radioattività del contenuto.

Nel corso dei controlli i tecnici dell’Arpam hanno eseguito le misurazioni dei livelli di radioattività dei rifiuti, le quali non hanno restituito valori anomali, tuttavia i Carabinieri Forestali hanno accertato l’assenza delle necessarie iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, ed altre irregolarità documentali, dalle quali scaturiva una denuncia per il reato di gestione illecita dei rifiuti a carico dell’autista e del responsabile legale della ditta turca, con il relativo sequestro del rimorchio e dei rifiuti.sequestro camion rifiuti jesi forestale

Successivamente è stata individuata e sequestrata la motrice utilizzata per il trasporto dei rifiuti, sequestro peraltro previsto dalla normativa dei rifiuti che prevede la confisca dei mezzi di trasporto ad esito del procedimento penale.

In corso le indagini per accertare l’esecuzione di ulteriori trasporti transfrontalieri da parte della ditta turca, attraverso il porto di Ancona. I due uomini denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per gestione illecita di rifiuti mediante trasporto internazionale, rischiano pene che vanno da tre mesi a un anno di arresto o con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, previste dal codice dell’ambiente, oltre, come detto, alla confisca del mezzo di trasporto.

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