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JESI SONO 450 I RICHIEDENTI ASSISTENZA DISABILITÀ, L’ASP: «MANCA PERSONALE»

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Il Comitato dei Sindaci dell’ambito sociale di Jesi, che interessa 21 Comuni,  fa proprio l’allarme già lanciato dal Grusol di Moie e Franco Pesaresi, direttore dell’Asp9: «Tempi troppo lunghi e questo ha una ricaduta sui destini delle famiglie e delle persone»

JESI, 1 agosto 2019 – Il distretto sanitario di Jesi alle prese con la grave carenza di personale che riguarda  l’Umee (Unità valutativa multidimensionale età evolutiva) e l’Umea (Unità valutativa multidimensionale adulti). Alla segnalazione del Gruppo Solidarietà (Grusol) di Moie e dell’associazione Mosaico (leggi l’articolo) si aggiungono le preoccupazioni del Comitato dei Sindaci dell’Ambito sociale di Jesi. Nella sua ultima riunione, infatti, il Comitato ha chiesto all’Asur Marche di intervenire per superare i problemi che riguardano il distretto, cioè 21 Comuni.

Fabio Ragaini del Gruppo Solidarietà

«L’Umee e l’Umea – si legge in una nota dell’Asp ambito 9 – si occupano della valutazione e della presa in carico dei disabili in età evolutiva o adulti che fruiscono dei servizi (assistenza scolastica, assistenza educativa, inserimenti lavorativi, centri diurni, strutture residenziali). Nel territorio del distretto di Jesi sono circa 450 i disabili che richiedono l’assistenza sociale e sociosanitaria. In particolare è stato segnalato che da un anno una delle due psicologhe dell’Umea è andata in pensione e non è stata sostituita e che a breve è previsto il pensionamento di tutte e due le psicologhe dell’Umee senza che ne sia stato, per ora, prevista la sostituzione».

«È del tutto evidente che senza il personale l’assistenza ai disabili non potrà essere garantita e i tempi di attesa per le valutazioni si allungheranno in modo insopportabile».

Il Comitato dei Sindaci dell’Ambito sociale di Jesi condivide, pertanto, l’allarme del Gruppo Solidarietà che per primo ha sollevato il problema.

Il direttore dell’Asp ambito 9, Franco Pesaresi

La questione è stata analizzata dettagliatamente anche da Franco Pesaresi, direttore dell’Asp 9, nel suo blog: «Se i Consultori non hanno personale il lavoro con i nuclei familiari difficili subisce gravi ritardi, le valutazioni che occorre fare per le famiglie e per i Tribunali minorili sono realizzate in tempi troppo lunghi e questo ha una ricaduta sui destini delle famiglie e delle persone. Basti solo pensare che i Consultori si occupano di affidi, di adozioni, di tutela dei minori maltratti ed abusat. Per esempio, il Tribunale dei Minorenni spesso prescrive all’Asur di garantire la psicoterapia per i bambini abusati o maltrattati, per aiutarli a recuperare dai gravi traumi subiti».

«La psicoterapia per i minori, dal 2017, è livello essenziale il che vuol dire che il Servizio sanitario è obbligato a garantirla in tutto il territorio regionale. Ebbene, nessuno dei consultori della provincia di Ancona e dell’intera regione è in grado di fare psicoterapia per i minori che ne hanno bisogno».

(e.d.)

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