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Cronaca

Jesi Tempi vita-lavoro e pari opportunità: “Con Senso Civico” parte dal quotidiano

La lista ha organizzato un incontro per riflettere sulla prevenzione di situazioni di diseguaglianza

Jesi, 3 giugno 2022 – Incontro organizzato dalla lista Con Senso Civico della coalizione Jesi Città Futura, a sostegno del candidato sindaco Lorenzo Fiordelmondo, tenutosi presso il teatrino di Santa Maria del Piano, sul temaConciliazione tempi vita-lavoro per le pari opportunità: quali servizi?, guidato dalla candidata consigliera Paola Lenti.

Un appuntamento che si è svolto in un quartiere non centrale, proprio a sottolineare quanto questa coalizione tiene a valorizzare e vitalizzare tutti i luoghi e spazi presenti in città, portando dalle periferie al centro la vita vera con incontri, convegni, laboratori, momenti musicali, promuovendo o sostenendo tutte le realtà che abbiano voglia di mettersi in gioco, a partire dai giovani.

Ma anche un incontro che non si chiude nel proprio vissuto cittadino, cercando di trattare un tema così attuale e articolato con un respiro e una visione più ampia con l’intervento di chi ha avuto modo di ascoltare e fare proposte a livello regionale, confrontandosi con tante altre esperienze. Un momento di riflessione che abbraccia tanti aspetti: della partecipazione, della relazione, delle pari opportunità, delle politiche e dei servizi che possano favorirli, grazie all’azione amministrativa.

Questo tema, non vuole certo sminuire quello importante della violenza di genere, sul quale la città è già attenta, con diverse realtà e iniziative, anche se ancora non pienamente rispondenti, soprattutto per quanto attiene l’ospitalità di donne e figli costretti ad allontanarsi dopo aver trovato la forza di denunciare, ma perché occorre pensare anche alle tante misure che possano andare in un’ottica di prevenzione di situazioni di ineguaglianza, di stress, di sovraccarico, di ruoli non percepiti, che possono essere alla base anche di reazioni eccessive.

L’incontro è iniziato con il saluto del candidato sindaco Fiordelmondo che ha introdotto facendo presente come uno dei temi centrali del programma di mandato sia proprio la cura della relazione e l’attenzione a tutte le realtà e situazioni che possono favorire il benessere diffuso della comunità, o meglio il benessere della comunità diffusa, e di come le politiche anche amministrative debbano favorire l’uguaglianza dei diritti per una vera realizzazione delle pari opportunità.

A seguire l’intervento della Consigliera regionale Emanuela Bora, già assessore alle Pari opportunità della Regione Marche, che ha sottolineato l’importanza di servizi come gli asili nido, da rendere accessibili a tutti da parte delle pubbliche amministrazioni, e la gestione dei tempi in orario di lavoro per figli, genitori anziani, per le situazioni di accudimento che spesso mandano in affanno le famiglie, la donna in particolare, ma anche le persone che si trovano a gestire queste realtà da sole, come elemento che possa invertire il preoccupante processo di denatalità: senza nuove nascite una città non ha futuro.

Si è portato l’esempio dei doposcuola, della banca del tempo, dei centri estivi, di quelli diurni per anziani o per persone disabili e di assistenza domiciliare, tutti servizi che vanno a sostegno di chi assorbito in pieno rischia di essere gravato da una gestione quotidiana che può minare la serenità, il benessere e gli equilibri familiari e dei singoli. Esperienze queste spesso presenti, anche nella nostra città, grazie all’Azienda servizi alla persona, ad Associazioni strutturate e alla preziosa opera del volontariato, ma non sempre accessibili a tutti e che nel rispetto dell’autonomia delle singole realtà associative, andrebbero messe sempre più in rete, in un sistema capace di leggere i bisogni e dare risposte articolate e durature.

Oggi le amministrazioni o le aziende che gestiscono questi servizi si affidano molto spesso a progetti finanziati da Enti sovra locali, ma che nella maggior parte dei casi hanno un tempo limitato e non garantiscono continuità, ciò a cui bisogna invece puntare. Tanto si fa, ed è stato fatto grazie a realtà come lAsp, nell’ottica di una gestione territoriale, auspicabile anche per altri servizi non solo sociali, ma molto ancora si può fare anche grazie a un efficace indirizzo politico e alla sua sensibilità.

E’ stata poi la volta di Adriana Celestini, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche nelle due precedenti legislature, e assessore alle Attività Produttive e Servizi Sociali del Comune di Ancona, la quale riprendendo le considerazioni fatte, ha parlato di Bilancio di Genere, di un bilancio, cioè, che tenga conto di specifiche di spesa per i servizi a sostegno della donna e della famiglia. L’importanza di un indirizzo politico e del controllo sulle attività svolte perché effettivamente vadano nella direzione utile alla soluzione di queste situazioni.

Della necessità di introdurre una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro per rendere più conciliabile la gestione dell’attività lavorativa con quella familiare, tenendo anche presente che spesso il lavoro svolto non risponde alle aspettative per cui ci si è preparati, ma alla necessità di portare a casa uno stipendio, condizione che già da sola rende a volte pesante il menage quotidiano. Interessanti e stimolanti anche gli interventi di Federica Lombardo, candidata consigliera Pd, titolare della Ciribiricoccola, negozio per la prima infanzia, che ha messo in evidenza come la sua esperienza l’ha portata a capire che oltre alla preparazione alla nascita di un figlio, serva soprattutto un sostegno per il dopo parto, per i genitori, anche mediante corsi che li accompagnino verso questa nuova esperienza di genitorialità.

Fabiana Gara, candidata consigliera di Con Senso Civico, ha ribadito, alla luce della sua lunga esperienza come operatrice sociale in Oikos e collaboratrice di alcuni progetti con l’Asp, la necessità di riportare al centro i “valori”, come emersi nella serata, prima ancora che i numeri e di dare vita non a interventi spot, ma servizi continuativi in grado di dare risposte permanenti a queste necessità di vera assistenza.

Elisabetta Balducci, candidata consigliera di Con Senso Civico, assistente sociale Asur, da poco in pensione, nella sua lunga attività lavorativa ha colto proprio questa esigenza, di una maggiore e costante presenza a fianco delle famiglie, non solo con situazioni di fragilità da accudire, ma in generale per favorire una socializzazione in grado di trasmettere serenità. Molti anche gli spunti dai presenti in sala, circa la necessità di un cambio di mentalità che tenga conto che la maternità non è un impedimento, ma un arricchimento per la comunità, di tenere conto anche della figura paterna spesso lasciata da sola quando termina l’esperienza di coppia, magari pensando ad una Casa del Papà, come fatto in altre città, dove potersi confrontare ed essere sostenuti.

Tema molto sentito anche quello degli spazi, in cui la socialità e la socializzazione trovano il loro naturale compimento. Sono emerse proposte molto interessanti per la loro conduzione anche da parte di donne che chiedono di promuovere la gestione di luoghi e laboratori per far rivivere la storia cittadina, creando una piccola comunità urbana partecipe e viva.

Spazi di cui Jesi è dotata, che attendono solo di essere messi da subito, cosa possibile e pronta, a disposizione di associazioni e cittadini di buona volontà, in un’ottica di condivisione perché tutti abbiano la possibilità di esprimersi e collaborare alla realizzazione di un tessuto sociale coeso, partecipe, perché sentano di appartenere a una sola città a loro vicina, indipendentemente se si abita in centro, nelle periferie, nei quartieri alti.


Preziosi, infine, gli interventi poetici che hanno mostrato la sensibilità dell’animo femminile, come ricchezza da mettere a frutto per il bene comune e il canto fatto dai partecipanti guidati dalla splendida voce della candidata consigliera Clementina Copparoni.

«Quello che le donne non dicono, ma pronte in ogni momento a esprimere il loro sì a testimonianza del loro esserci sempre. Guardiamo con fiducia al futuro, Jesi Città Futura in questa ottica c’è, già da adesso, pronta non solo ad attuare le sue linee programmatiche, ma ad ascoltare e ad accogliere la ricchezza di proposte che vengono dalle tante valide esperienze di noi cittadini, nell’ottica di una nuova visione che metta al centro le persone, le relazioni, la partecipazione rappresentativa di tutti, i valori umani e sociali, mettendo i numeri al loro servizio».

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