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Cronaca

Jesi Totò Schillaci: la Nazionale, la Juve e l’abbraccio dei tifosi – Video

Ospite dell’associazione Weplay li ha incontrati al ristorante “La Brusca” di Mazzangrugno e seguito con loro la prima di campionato dei bianconeri

Jesi – Lo aspettavano emozionati il simbolo di Italia 90, di quelle notti magiche che per un soffio non si tramutarono in mitiche.

Lui, Totò Schillaci, è arrivato al ristorante La Brusca di Mazzangrugno, domenica sera, atteso da una ottantina di tifosi, ospite dell’associazione Weplay che aveva organizzato la cena con annessa la visione su maxi schermo della prima di campionato della Juventus (dove giocò dall’89 al ’92) a Udine.

Non proprio tutti juventini ma anche tifosi innamorati di quel calcio, diversi siciliani, per omaggiare un attaccante amatissimo, nel ricordo di quei suoi occhi sbarrati che regalarono tante emozioni. Di un calcio che per lui – come per altri – gli ha poi dato una identità, una occasione di riscatto da un ambiente non certo facile come Palermo.

«Eravamo forti – ha tra l’altro ricordato Totò – solo un episodio ci ha condannati».

In quei Mondiali l’Italia finì terza, stoppata ai rigori in semifinale dall’Argentina di Maradona che poi perse la finalissima a Roma contro la Germania.

Lui, Salvatore, lasciò comunque il segno, capocannoniere con 6 reti, miglior giocatore della competizione e, sempre nel ’90, secondo nella classifica del Pallone d’Oro.

Guarda l’intervista

(foto in primo piano, Luigi Paoloni, Salvatore “Totò” Schillaci, Paolo Paoloni)

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