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JESI VARNELLI, IL MARCHIO DELLA QUALITÀ NEL TEMPO: FESTA ALL’IME

All’Istituto marchigiano di enogastronomia doppio evento sabato scorso: i 150 anni dell’azienda produttrice dei mitici liquori e la presentazione di un libro sul gelato

JESI, 28 maggio 2019 –  Tutto quello che la ditta Varnelli è e rappresenta per le Marche oggi, è nato giusto 150 anni fa. Un punto di partenza per il territorio, per le nostre montagne spesso ferite al cuore, un brand (chissà se a questo inglesismo storcerebbe la bocca bisnonno Girolamo, erborista) che significa ricambio generazionale, senza mai pensare a nulla che potesse staccarli da quei monti, pieni di misteri e di erbe straordinarie. All’Istituto marchigiano di Enogastronomia di Jesi – Ime di via Federico Conti – si è festeggiato sabato sera 26 maggio un doppio evento: la presentazione dell’Azienda Varnelli a 150 anni dalla nascita e quella del libroGelato di Marca”, di Ugo Bellesi e Tomaso Lucchetti, volume nato col sostegno dell’azienda di distillazione (foto in primo piano gli autori e Orietta Varnelli).
Orietta Varnelli ha raccontato al pubblico questo processo durato 150 anni, cresciuto in un territorio che ha innumerevoli potenzialità, colte nella loro essenza dal bisnonno Girolamo che, osservando e seguendo, magari, le transumanze, lui, grande esperto di erbe dei Sibillini, mise a punto un prodotto medicamentoso, anche antimalarico, figuriamoci.

Nasceva l’Amaro Sibilla, addirittura come medicinale, con unico dolcificante non lo zucchero bensì il miele dei Sibillini. Poi, col tempo, sarebbe diventato quel liquore mitico in ogni parte del mondo. E da lì tutti i mistrà, i vari tipi di anice secco e liquori Varnelli. Orietta Varnelli ha preso per mano il pubblico, ha raccontato aneddoti della famiglia e della nostra terra sottolineando il termine autenticità.

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«La nostra lunga storia – ha detto – che è da generazioni, ormai, nelle mani della stessa famiglia, è un caso unico in Italia e nel mondo. Oggi potrebbe sembrare strano ma invece risponde a verità che nel terzo millennio il mercato stesso ci avverte di essere sempre più rivolto alla ricerca della genuinità. Sono convinta che la nostra storia, che va a braccetto con l’enogastronomia, sia un esempio di come fare squadra. Nostra madre Elda poi noi, Gigliola Simonetta, Maria Donatella ed io, Orietta Maria, siamo la squadra Varnelli, pronta alle richieste del mercato che, in realtà, è innamorato, in ogni parte del mondo, delle nostre tipicità. Siamo così, come eravamo 150 anni fa, e la festa, l’Open Day che abbiamo organizzato a Muccia, in azienda, la settimana scorsa, ha visto un numero inimmaginabile di pubblico che c’è venuto a trovare».
Il libro, di cui Bellesi e Lucchetti hanno presentato gli aspetti storici e quelli che toccano da vicino l’importanza dell’alimentazione, si è aggiudicato nel marzo scorso il Gourmand Cookbook Award della Fondazione Cointreau per l’Italia ed è fra i 4 finalisti per il titolo mondiale, che verrà reso noto a Macao in luglio.
 È una chicca, piccolo ma denso di aneddoti che affondano le proprie origini addirittura a prima dell’epoca romana, passando per il gelato mantecato degli arabi arrivando a Parini ed a quel ghiottone di Giacomo Leopardi, che non poteva farne a meno, perché era “cibo della felicità e della gioia”. A fine serata, prodotti tipici della nostra regione e, ovviamente, gelato in un’infinità di declinazioni.
Giovanni Filosa
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