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Cronaca

JESI Volontariato civile, se ne occuperà l’associazione Anteas

Dovrà prima presentare entro il 6 settembre un progetto al Comune per il prossimo anno scolastico

JESI, 21 agosto 2021 – Dovrà presentare un progetto entro il 6 settembre al Comune di Jesi: se sarà approvato, sarà l’organizzazione Anteas a occuparsi del volontariato civile per il prossimo anno scolastico.

È arrivata in Piazza Indipendenza il 27 luglio scorso la manifestazione di interesse da parte di Anteas odv Jesi, in qualità di capogruppo del raggruppamento temporaneo di associazioni costituito anche da Auser Filo d’Argento Jesi e Anteas Marche. L’avviso pubblico riguardava la stipula di una convenzione per il progetto di volontariato civico per l’anno scolastico 2021/2022,

Il progetto del raggruppamento di associazioni sarà sottoposto a una verifica di idoneità nelle finalità, numero di aderenti, risorse a disposizione, e di concreta capacità tecnica e professionale, «da valutarsi con riferimento all’esperienza maturata, all’organizzazione, alla formazione e all’aggiornamento dei volontari».

Nel progetto dovrà essere indicata anche la percentuale di partecipazione di ciascuna organizzazione alla realizzazione del progetto stesso, nonché contenere eventuali proposte migliorative rispetto all’assetto organizzativo attuale.

È dal 2008 che l’Amministrazione tiene una selezione pubblica per l’individuazione di associazioni disponibili alla realizzazione di progetti di volontariato. In questo caso, Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età per la Solidarietà) si occuperebbe fino ad agosto 2022 di vigilanza e assistenza sugli scuolabus durante il trasporto degli alunni con riferimento particolare ai plessi scolastici “G.Perchi”, “Garibaldi” e “Federico II, vigilanza e assistenza degli alunni della primaria e della scuola dell’infanzia nel prescuola e postscuola, accompagnamento degli alunni nei percorsi casa-scuola e scuola-casa (piedibus).

La sorveglianza davanti alle scuole avverrà in collaborazione con la Polizia Locale. Anteas si occuperà anche di ricevere e vigilare le sedi di proprietà comunale «al fine di consentire l’apertura dei locali, l’accoglienza del pubblico e il disbrigo di semplici incombenze».

Dovrà infine preoccuparsi di garantire adeguata formazione ai suoi volontari e comunicarne le presenze e assenze alle attività nell’apposito registro «secondo quanto concordato per ogni singolo beneficiario del Reddito di cittadinanza».

Il Comune riconoscerà un rimborso spese massimo pari a 101.677 euro, suddiviso in 45.177 per le attività svolte nel periodo settembre-dicembre 2021 e 56.500 euro per quelle svolte nel periodo gennaio-agosto 2022.

(e.o.)

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