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L’APPELLO Anziani: «Riaprire le residenze alle visite familiari»

«Indispensabile che la Regione Marche assuma un ruolo promozionale a tutela del benessere globale delle persone»

MOIE, 13 aprile 2021Sei organizzazioni (Angsa, associazione genitori soggetti autistici MarchA, Acli Associazione cristiana lavoratori italiani Marche, Fondazione Paladini, Ancona, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Ancona, Gruppo Solidarietà, Moie di Maiolati – An, Uildm, Unione italiana lotta distrofia muscolare, Ancona), operanti a livello regionale,  hanno sollecitato presidente della Giunta regionale  e l’assessore alla sanità e servizi sociali (Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini, ndr) ad attivarsi nei confronti dei soggetti gestori, pubblici e privati, affinché nelle residenze vengano ripristinate le visite ai parenti.

Giunti, sostanzialmente, al termine del programma vaccinale all’interno delle residenze, le associazioni chiedono «una accelerazione, fermo restando il mantenimento delle misure di sicurezza, nella riapertura. L’Istituto Superiore di Sanità, da ultimo lo scorso marzo, in più occasioni ha richiamato l’attenzione sugli effetti di una prolungata interruzione delle relazioni affettive».

L’Istituto Superiore di Sanità ricorda come «il distanziamento fisico e sociale in diverse tipologie di disabilità riguardanti anche gli anziani, amplificando la condizione di separazione tra il dentro e il fuori della struttura, espone la persona a un rischio maggiore di percezione di tale isolamento come un abbandono da parte di familiari, conoscenti o amici. È noto come tale situazione possa condizionare anche l’effetto delle cure mediche rendendole meno efficaci o portare al loro rifiuto, fino a determinare, in alcuni casi, una prognosi infausta repentina. Così come è da tenere in considerazione la presenza, in alcune tipologie di struttura, di persone con specifiche forme di disabilità per le quali il contatto con il familiare ha non solo un valore terapeutico, ma anche motivazionale per il proprio percorso riabilitativo».

Per i motivi richiamati le associazioni ritengono indispensabile che la Regione Marche assuma un ruolo promozionale a tutela del benessere globale delle persone.

(e.d.)

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