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LETTERE&OPINIONI “ORGANIZZARE LA PARTECIPAZIONE E LA DEMOCRAZIA”

JESI, 24 maggio 2019 – Con la commissione che discute dello Statuto, abbiamo assistito alla “farsa della democrazia”. L’ amministrazione Bacci, pressata dalla mobilitazione di centinaia e centinaia di cittadini che non condividono la scelta stupida di collocare definitivamente il cosiddetto “centro ambiente” (tradotto una discarica assistita di rifiuti) nell’area dell’ ex campo Boario, negli anni diventata un po’ parco e un po’ centro di infrastrutture sportive, ha voluto dimostrare comprensione convocando la commissione in quel quartiere.

Tutto qui però visto che i cittadini che hanno partecipato hanno dovuto assister muti al dibattito, per altro solo formale, visto che la decisione era stata sostanzialmente presa.

Eppure la questione rifiuti e ancora tutta da definire visto che sul soggetto che dovrà gestirla  e il piano gestionale sono di la da venire, quindi gli impianti e le loro localizzazioni dovrebbero essere subordinati a queste scelte. Evidente quindi il tentativo di creare il fatto compiuto e, purtroppo, debole la reazione dell’ opposizione e del Pd in particolare, forse motivata dal fatto, che altrove, quel partito (Ancona e Senigallia in primis) governando, contribuirà alla scelta e alle mediazioni per raggiungerla.

Fatto è che una scelta così grave e così importante viene fatta in spregio ai cittadini che hanno in queste settimane sviluppato diverse mobilitazioni, pensando di accontentarli con quella farsa.  Preferiremmo che avvenga per la prossima commissione  per il nuovo Statuto, che i consiglieri di opposizione, almeno quelli che ci rappresentano,  propongano una seduta aperta alle proposte e alle richieste della cittadinanza e che in caso di rifiuto indichino  l’assemblea  di una  “commissione  popolare” fuori dalle stanze di Palazzo. Riteniamo che ci sia nel Consiglio Comunale di Jesi una vera e propria emergenza democratica che può essere battuta solo con la mobilitazione dal basso e con forme inedite di opposizione, che portino  nell’assemblea quelle voci e trovino per questa via nuove forme di partecipazione.

L’occasione dello Statuto è quella giusta, dopo la vittoria che , ci auguriamo, salvaguardi nella Carta Comunale, i valori della resistenza e dell’ antifascismo, ora è il momento di conquistare il diritto alla partecipazione e le modalità che lo consentano. Abbiamo inviato, mesi fa , in quest’ ottica, una proposta per la Consulta della Partecipazione , ci aspettiamo, che  consiglieri di buona volontà la raccolgano, oltre che, come sarebbe naturale, la discussione sullo Statuto permettesse a i cittadini singoli o associati di portare la loro critica e il loro contributo.

Partito della Rifondazione Comunista

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