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MAIOLATI S. “Verità per Giulio Regeni”, rimosso lo striscione è polemica

Comune di Maiolati Spontini approvato bilancio

“Percorso Civico” che aveva presentato un’interrogazione invita il sindaco Tiziano Consoli a riappenderlo sulla facciata del Comune, duro scambio di opinioni

MAIOLATI SPONTINI, 4 febbraio 2021 – A cinque anni dalla tragica scomparsa, le vicende legate a Giulio Regeni, ricercatore Italiano rapito e barbaramente ucciso in Egitto, tornano a far capolino anche a Maiolati.

Infatti, non è passata inosservata la rimozione dello striscione con la scritta “Verità per Giulio Regeni” dalla facciata della sede municipale. A sollevare la questione nel mese di dicembre 2020 è stato il gruppo consiliare di minoranza Percorso Civico, che con un’interrogazione a risposta scritta a firma della capogruppo Irene Bini  chiedeva i motivi di tale scelta, il ripristino dello stesso e l’esposizione del secondo striscione presso la delegazione comunale di Moie.

Richieste non accolte dal sindaco Tiziano Consoli, che articola così la decisione: «Pur confermando le premesse indicate nel testo dell’interrogazione e i contenuti di cui alla delibera di CC n. 22 del 18/6/2018, l’iniziativa di promuovere il sostegno a favore della verità sul caso Giulio Regeni ha avuto ampio spazio con l’esposizione dello striscione posto sull’edificio comunale del capoluogo per oltre un anno e mezzo. La rimozione dello striscione è dovuta principalmente all’effettuazione di necessarie manutenzioni sulla facciata che attualmente risulta ancora ammalorata. In ogni caso occorre sottolineare che vi sono molteplici casi che riguardano sia missionari o cooperanti rapiti in diverse parti del mondo (padre Dall’Oglio e Patrick Zaki)  che tragiche questioni oggetto di cronaca italiana, le quali a tutt’oggi non hanno avuto risposta circa la ricostruzione effettiva della verità e che per le medesime ragioni sono riconducibili – come nel caso Regeni – al rispetto dei diritti universali dell’uomo e dei principi di libertà e democrazia che sorreggono il nostro Paese. Per  tali ragioni l’Amministrazione comunale sarà sempre sensibile a promuovere un dialogo costruttivo con il Consiglio comunale tutto, sulle questioni di rilievo nazionale… pur sapendo di non poter entrare nel merito delle vicende giudiziarie che ruotano intorno ai singoli casi. Per tali ragioni l’istituzione comunale deve rimanere neutra rispetto a tutte quelle questioni oggetto di accertamenti giudiziari e nei cui confronti non possono essere conosciute con precisione le dinamiche degli avvenimenti».

Una presa di posizione che non piace per nulla a Percorso Civico, che anzi rilancia con un duro j’accuse: «Giusto ricordare che all’unanimità il Consiglio comunale nel 2018 aveva deliberato di esporre lo striscione condividendo le motivazioni della campagna nazionale promossa da Amnesty International. Non vogliamo commentare troppo un documento che racchiude un pensiero pigro, cerchiobottista, guidato dalla paura di prendere posizione, ma alcune riflessioni sono necessarie».

«Il Sindaco e la sua maggioranza si dichiarano “neutri” di fronte  al brutale assassinio di un ragazzo di 28 anni e in nome di questa neutralità decidono che per non far torto a nessuno, lo striscione non lo rimetteranno al suo posto. Già in altri Comuni a guida centro destra è stata presa la medesima decisione, un chiaro indirizzo politico, quindi, che nel nostro caso si è provato a mascherare con la necessità che l’istituzione comunale mantenga una “distanza di sicurezza” da certe questioni. A noi questa “neutralità” spaventa e non rassicura. Proprio nei giorni in cui l’Italia, l’Europa, il Presidente Mattarella, la società civile, ricorda e si unisce alla richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni, il Sindaco Consoli decide di prenderne le distanze».

«Noi, invece, che come Gramsci odiamo gli indifferenti, non ci volteremo dall’altra parte e ricorderemo ogni giorno Giulio, Patrick, Padre Dall’Oglio, Mimmo Lucano e tutti gli altri uomini e donne che nel mondo hanno subito discriminazioni, violenze o sono stati uccisi per difendere ideali di libertà, di pace, di giustizia e di uguaglianza. Rinnoviamo pertanto la richiesta al Sindaco di riappendere lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni”, proprio perché  è stata e continua ad essere la richiesta di tanti enti locali, dei principali Comuni italiani, delle università e di altri luoghi di cultura, oltre che la richiesta di tanta gente comune che non si vuole arrendere di fronte alle ingiustizie. Proprio perché anche uno striscione giallo appeso alle mura di una Istituzione può fare la differenza nelle coscienze e nella capacità di sensibilizzare sul tema della libertà di espressione».

Marco Pigliapoco

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