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MAIOLATI LO TSUNAMI DEI RIFIUTI ROMANI “RISPARMIA” MOIE

C’è chi aveva sollevato timori che per l’emergenza della capitale venisse scelta la discarica della Cornacchia

 

MAIOLATI SPONTINI, 4 ottobre 2019 – Dopo la virtuale stretta di mano tra i governatori Nicola Zingaretti e Luca Ceriscioli, arrivano anche le firme ufficiali sull’accordo raggiunto tra Marche e Lazio in merito alla questione rifiuti, e più precisamente all’emergenza Romana.

Dalla capitale arriveranno mensilmente un massimo di 5.500 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati, che saranno sottoposti a trattamento meccanico biologico nell’impianto di Ascoli Piceno, per poi tornare in Lazio dove saranno smaltiti definitivamente. Tutto questo per un periodo di sei mesi. Per una volta dunque, il territorio della Vallesina non è stato interessato direttamente dalla vicenda, ma visto il rollino passato, i problemi dell’oggi e le prospettive future, non ci sono da tirare respiri di sollievo definitivi.

Un aiuto alla Sindaca di Roma, quello arrivato da Palazzo Raffello, destinato a far discutere e ad animare gli animi politici, anche in vista delle elezioni regionali di primavera 2020. Per la regione si tratta di un accordo basato sulla reciprocità, che consentirà quindi di usufruire se necessario degli impianti pubblici laziali. Sul piede di guerra le opposizioni, che vedono nel “regalo” alla Raggi un pegno da pagare rispetto al mutato quadro politico nazionale.

A Ceriscioli non manca di certo il fuoco amico, con l’esponente del Pd Stefano Pedica che attacca: «Il governatore delle Marche Ceriscioli ci spieghi perché ha accettato di aiutare Raggi quando noi, come Pd romano, chiediamo da tempo alla giunta più fannullona della storia della Capitale di darsi da fare e risolvere i problemi della città» – per poi continuare – «Se la Regione Marche è così magnanima, allora tappi anche le buche e sistemi tutti gli autobus rotti di Roma». Un rebus che con il passare delle ore assomiglia sempre più ad un cubo di Rubik.

Marco Pigliapoco

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