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MOIE “FOTO SENZA FILI”: LA MOSTRA DI ADRIANA ARGALIA DA PALAZZO PIANETTI ALLA BIBLIOTECA LA FORNACE
7 Dicembre 2016
MOIE, 7 dicembre 2016 – Approda nel Tunnel eFFeMMe23 della Biblioteca “La Fornace” di Moie di Maiolati Spontini la mostra fotografica ad ingresso libero “Foto senza fili” di Adriana Argalia, già ospita nelle scorse settimane nella Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti di Jesi. L’esposizione si inaugura srasera, mercoledì 7 dicembre, alle ore 18.30, e resterà aperta fino al 4 gennaio 2017 grazie alla collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini ed i Comuni di Maiolati Spontini e di Jesi.
Gli orari di apertura sono lunedì e venerdì dalle ore 14,30 alle ore 19.00, il martedì e mercoledì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14,30 alle ore 19.00, e il sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
In mostra, un poetico racconto per immagini, ispirato dai protagonisti del SocialOpera, bambini, studenti e utenti dei servizi socio sanitari del territorio coinvolti in un pluriennale progetto di sensibilizzazione al melodramma della Fondazione Pergolesi Spontini.
A due anni dalla presentazione pubblica del catalogo Libràrsi, Adriana Argalia torna a proporre la sua arte per raccontare un progetto di teatreducazione che da cinque anni propone laboratori, seminari, incontri ed eventi al mondo delle scuole, della disabilità e del disagio sociale.
Nel corso del Festival 2016, ma anche durante le edizioni precedenti, la fotografa d’arte ha fissato con la sua macchina alcuni momenti particolarmente vibranti, catturati attraverso il filtro di una straordinaria sensibilità artistica: ne viene esposta una selezione, a cura dell’artista, portando alla luce le emozioni e i sentimenti che palpitano in palcoscenico. Grazie al sodalizio artistico instaurato con la Fondazione Pergolesi Spontini, l’artista ha fotografato in questi anni ogni genere di spettacolo, di danza, prosa, lirica, musica leggera, cabaret. La mostra di quest’anno consente di continuare a dare veste organica ad un progetto artistico nato dall’amore dell’autrice per il teatro.
