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Cronaca

MOIE, GRANDE INTERESSE CICLO DI CONFERENZE SUL LAVORO, INIZIATIVA DI SUCCESSO

MOIE, 30 maggio 2015 – Ha destato grande interesse e partecipazione il ciclo di conferenze organizzato dal convegno_loccioni[1]Comune che ha posto al centro del dibattito il lavoro, il ruolo delle imprese e le possibilità per l’Amministrazione locale. Insomma le speranze di un territorio. Questioni di grande attualità, affrontate con esperti e protagonisti di primo piano del mondo produttivo della nostra regione.
L’ultimo incontro in programma alla biblioteca La Fornace di Moie si è svolto mercoledì scorso. A parlare del “Lavoro che vorrei”, della crisi e di come rivedere il modo di pensare alla crescita economica, sono stati l’imprenditore Enrico Loccioni e il vice presidente provinciale della Cna Maurizio Paradisi, moderati dallo psicologo del lavoro Patrizio Massi. “Quella che è emersa chiaramente – osserva a consigliera di maggioranza che ha ideato il progetto, Irene Bini – è stata l’importanza della motivazione e della passione che devono accompagnarci nella ricerca del lavoro, delle strade migliori per realizzarlo e vederlo crescere. È stato sottolineato, inoltre, come un ruolo fondamentale lo esercitino la scuola e la famiglia che hanno il compito di curare la formazione dei giovani facendo loro scoprire e conoscere quei valori umani di dignità e rispetto che sono alla base della convivenza civile”. Dal dibattito è anche emerso come il lavoro sicuro e a tempo indeterminato sia sempre più una chimera, per questo occorre ripartire dai mestieri, dall’innovazione e dalla ricerca.
Nel primo dei due appuntamenti precedenti si era parlato di territorio e sviluppo economico sostenibile con Mauro Ragaini, direttore della Sogenus, Fabio Taffetani, docente dell’Università di Agraria di Ancona, e Doriano Marchetti, presidente dell’azienda vinicola Moncaro. Il focus era stato il territorio come elemento imprescindibile per la promozione di eccellenze alimentari e culturali. Ecco allora l’idea di ambiente come risorsa da tutelare, una carta di identità da proteggere contro le speculazioni dell’industria agricola, da tutelare dal rischio idrogeologico e dal consumo selvaggio del suolo: leggi cementificazione o installazione di pannelli fotovoltaici a terra. “Le nostre eccellenze enogastronomiche – era stato sottolineato – non possono prescindere, nella loro promozione in Europa e nel mondo, da un paesaggio sano, pulito, rispettato”.incontro_casali_lavoro[1]
Un altro incontro ha avuto al centro i modelli di impresa, grazie agli interventi del direttore generale della Banca Popolare di Ancona Nunzio Tartaglia, dell’amministratore delegato del Gruppo Pigini Giuseppe Casali e del sindaco Umberto Domizioli. Fra i temi emersi, l’azienda come contenitore di sinergie, l’importanza di creare ambienti di lavoro in cui tutti gli operatori, dipendenti collaboratori possano esprimere al meglio le loro potenzialità, favorendo il raggiungimento del comune obiettivo del successo e della competitività dell’azienda stessa. “Non possono esistere più divisioni nette tra proprietà e lavoratori – aveva evidenziato il sindaco Domizioli – una parte senza l’altra sarebbe sterile e non efficace. In questa liquidità del lavoro, del mercato del lavoro e della crisi dell’impresa, si deve ripartire necessariamente da quei valori umani, dignità rispetto e collaborazione”.

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