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MONTE SAN VITO La pizza invenduta a disposizione di chi ha bisogno

La solidarietà arriva dritta al cuore della gente, Alessio e Manuele Ancarani la mettono a disposizione la sera, fuori dal locale

MONTE SAN VITO, 9 febbraio 2022 – Pizza e solidarietà. Il periodo che stiamo attraversando sta mettendo in difficoltà sempre più famiglie che, a causa anche del caro bollette oltre che della pandemia in corso, fanno sempre più fatica a sbarcare il lunario.

La situazione attuale, inoltre, sta mettendo a dura prova l’economia del paese, specie quella delle piccole e medie imprese che sono quelle maggiormente colpite.

A fronte di di tutto ciò, i due fratelli Alessio e Manuele Ancarani, titolari della pizzeria Borghetto Ancarani di Monte San Vito (foto in primo piano), avendo constatato, in particolare negli ultimi mesi, che sempre più pizza rimaneva invenduta sul banco a fine serata, hanno deciso così di prendere una iniziativa.

«Visto che ultimamente rimaneva sempre molta pizza invenduta e sarebbe stato un vero peccato buttarla, abbiamo deciso di metterla a disposizione fuori dal locale per chi ne avesse bisogno data la situazione delicata che stiamo vivendo».

Manuele Ancarani

«Tra chi è in quarantena e chi semplicemente è più timoroso – spiegano i titolari – , sta di fatto che sempre meno persone si vedono in giro e quindi non entrano nemmeno nel locale, molti preferiscono optare per l’asporto, specie il servizio a domicilio, adesso stiamo lavorando prevalentemente con questa modalità. Negli ultimi due anni è aumentata moltissimo la domanda di questo particolare servizio e da un solo fattorino che avevamo per consegnare la pizza a casa, ora ne siamo passati a quattro».

Alessio Ancarani

«Per quanto riguarda invece l’iniziativa che stiamo attuando, è in corso già da un paio di settimane e sempre più persone vediamo che la sera, all’orario di chiusura, aspettano fuori. Non lo facciamo per tornaconto economico che anzi, direi non ci sia stato, l’unico vantaggio avuto fino a questo momento, solo tanti like sulle nostre pagine social. Però vediamo che ce n’è veramente bisogno, perché tanti oggi si trovano in difficoltà».

(v.t.)

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