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MORRO D’ALBA La provocazione di “Dal Mago”: «Il ristorante domani rimane aperto»

Il titolare contattato da Carabinieri e Sindaco ribadisce: «Solo una provocazione, rispetteremo le disposizioni»

MORRO D’ALBA, 14 novembre 2020 – «Il ristorante Dal Mago domenica per protesta terrà aperte le sue porte e chi vorrà mangiare lo potrà fare».

Questo il messaggio della pagina Facebook ufficiale del ristorante Dal Mago, che invita anche gli altri ristoratori a fare lo stesso, «perché con l’incasso di domenica dobbiamo pagare Iva e Inail il giorno successivo».

Una polemica che ha sollevato le più varie reazioni dei cittadini, fra sdegno ed empatia.

«Meglio non pagare Iva e Inail piuttosto che pagare la multa e forse anche una denuncia», si legge in un commento.

C’è chi fa notare l’insufficienza delle misure prese dopo il primo lockdown: non quelle d’emergenza, ma di prevenzione, dato che la seconda ondata era stata annunciata da tempo: quindi, la solidarietà fra lavoratori in difficoltà. Sull’altro piatto della bilancia, il biasimo di chi nota come l’egoismo porti a richiedere sacrifici doppi.

«A volte serve rumore – risponde un utente -. Per quanto poco si lavori abbiamo fatto spesa per il week end, che sia d’asporto o in presenza a pranzo. A volte i tempi di alcune comunicazioni basterebbe pensarli con la testa di chi ci perde».

Esistono però modi e modi di protestare… «Istigazione a delinquere e minacce a pubblici ufficiali. Sicuri che sia la strada giusta?», scrivono. Il riferimento è al passaggio del post che scrive, senza mezzi termini: «Alle forze dell’ordine chiedo di non venire a farmi sanzioninon so come potrei reagire io e i miei clienti! Non siate complici!».

L’annuncio della zona arancione per le Marche ha creato scompiglio e disagi. Un sacrificio ulteriore richiesto ad alcune categorie di lavoratori, necessario però per evitare il collasso delle strutture ospedaliere a cui abbiamo tristemente assistito in primavera.

«Tutti viviamo del nostro lavoro, ma se tutti avessimo rispettato un po’ di più le regole chissà forse oggi non ci sarebbe stata questa nuova restrizione», fa notare un utente.

«Sapevamo da tempo e tutti che la chiusura sarebbe arrivata – si legge in un altro commento -. Tutti ne soffriamo, anche chi ha un posto fisso. Chi ha un ristorante avrebbe dovuto mettere da parte dei risparmi nei tempi di vacche grasse per questo periodo difficile, e comunque in parte sarà risarcito ed è possibile l’asporto. Non chiudere significa essere indifferenti a quanto di gravissimo sta accadendo».

«Ognuno si comporta come meglio crede – risponde la pagina del ristorante ad alcuni commenti -. Io rispetto le mie regole perché in un locale di 120 coperti faccio entrare massimo 60 persone, quindi il distanziamento è più che rispettato. Se lo Stato mi chiude, lo Stato mi paga!».

Contattato telefonicamente anche dai Carabinieri e dal Sindaco, il titolare del ristorante ci ha detto che il post era una semplice provocazione, e che il locale resterà chiuso come da disposizioni.

(e.o.)

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