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Osimo Il Presidente Mattarella inaugura il centro del Filo d’Oro

«Luogo in cui il disagio viene trasformato in opportunità, complimenti, la Repubblica vi è riconoscente»

di Nicoletta Paciarotti

Osimo, 30 marzo 2023 – Questa mattina la cerimonia d’inaugurazione del nuovo centro nazionale della Lega del Filo d’Oro, alla quale ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Presenti il sindaco Simone Pugnaloni, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il presidente della Lega del Filo d’Oro, Rossano Bartoli, Daniele Orlandini del Comitato dei Familiari, Francesco Mercurio del Comitato delle persone sordocieche.

Sono poi intervenute anche la terapista Francesca Graziosi e la volontaria Dayana Galassi.

Il Capo dello Stato ha visitato la struttura per conoscere da vicino la realtà della Fondazione e i suoi protagonisti, utenti e operatori: si tratta di un polo di alta specializzazione per la diagnosi, l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione e il recupero delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

La cerimonia, presentata dal testimonial Neri Marcorè si è conclusa proprio con l’intervento del Presidente della Repubblica.

Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

«Rivolgo un saluto cordiale al Ministro, al vice presidente della Camera, al Presidente della Regione, al Sindaco, al Presidente della Provincia, a tutte le autorevoli presenze che sono qui questa mattina, a tutti i presenti, particolarmente al presidente del Filo d’Oro, a tutti coloro che sono impegnati in questa straordinaria avventura, al personale, ai terapisti, ai tanti volontari, al Comitato familiari, al Comitato dei protagonisti di questa avventura straordinaria».

«Questo è un luogo in cui il disagio viene trasformato in opportunità e la sofferenza viene trasformata in solidarietà. Quindi è il luogo migliore da cui inviare questa mattina gli auguri più intensi e affettuosi a Papa Francesco, con l’augurio di un pieno ristabilimento in salute, velocemente».

«Sono lietissimo di essere qui questa mattina per la mia testimonianza della vicinanza della Repubblica, in questa tappa così importante del nuovo centro nazionale. È una tappa di grande sviluppo, che segue a tante altre che, nel corso del tempo, sono intervenute».

«Il presidente Bartoli ha ricordato Sabina Santilli e il sacerdote che l’ha accompagnata e l’ha sostenuta in questa avventura, don Dino Marabini. E vorrei anch’io associarmi al saluto al socio fondatore presente in questa sala».

«È stata una straordinaria intuizione, quella di Sabina Santilli. Davvero straordinaria, con una visione del futuro e del possibile che sfuggiva a tanti, allora».

«So bene che vi sono problemi. Ho registrato, insieme al Ministro e ai parlamentari presenti, le indicazioni di difficoltà che nascono da regolamentazioni regionali differenti che possono creare problemi; le difficoltà che nascono da un’incompletezza della legge 107 e dalla sua inadeguata attuazione».

«Queste sono sottolineature che abbiamo registrato e che sono, in realtà, delle esortazioni a prendere iniziative e a provvedere. Diceva poc’anzi Francesco Mercurio che questo straordinario percorso è nato dal sogno di Sabina Santilli».

«E diceva il signor Orlandini, citando Walt Disney, che se puoi sognare una cosa puoi anche realizzarla. Ed è quello che è avvenuto, che si è realizzato. Il sogno, come diceva Francesco Mercurio, di poter fare quello che fanno tutti gli altri. Come ha detto – sono le sue parole – con il lavoro, con l’umiltà, con l’impegno per assicurare i diritti propri e quelli degli altri. E questo è il percorso che ha contrassegnato il Filo d’Oro e che ne interpreta la vocazione e la realizzazione».

«Io non saprei trovare parole migliori per definire il Filo d’Oro di quelle che ha usato il rappresentante dei familiari. Dicendo “abbiamo intrapreso un percorso per una persona speciale per usare il termine che ha adoperato la rappresentante del personale – e in questo percorso abbiamo trovato un compagno di strada che è il Filo d’Oro».

«Ecco, questa definizione compagno di strada è la migliore che io possa immaginare. Compagno di strada che è stato – come è stato detto – vicino alle persone, e quindi presente, attivamente protagonista del percorso personale. E questa è – ripeto – la miglior definizione che si possa dare».

«Ciò spiega perché – lo abbiamo poc’anzi ascoltato dalla rappresentante dei volontari – il dono importante è quello di regalare tempo, che è importante ancor di più per chi lo dà. E il dono del ritorno è ancora più importante».

«Ecco, questo è il senso del Filo d’Oro. Non aggiungo altro. Devo soltanto dire grazie per quello che fate. Grazie ai volontari, grazie al personale, grazie ai terapisti, grazie ai familiari. E grazie ai protagonisti. Grazie al Filo d’Oro per quello che fa».

«Complimenti. La Repubblica vi è riconoscente».

(foto e video dal sito ufficiale del Quirinale)

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