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PIANELLO VALLESINA DOPO 40 ANNI SI RITROVANO 92 LAVORATORI DELLA BABY BRUMMEL

«Periodo duro ma stupendo, splendido rivedersi ancora», dice Antonia Vitali organizzatrice della rimpatriata

 

PIANELLO VALLESINA, 30 maggio 2019  – Quella della Baby Brummel è stata una storia indimenticabile che ha caratterizzato la vita di tante persone.

Un’azienda florida e produttiva che ha dato lavoro e benessere a molta gente del territorio e che era guidata da Giulio Tanzarella, imprenditore illuminato che fondò un impero.

Dopo 40 anni si sono ritrovati in 92 al ristorante Ponte Magno di Pianello Vallesina per ricordare gli anni belli della Baby Brummel e quelli felici di una giovinezza dedicata sì al lavoro ma anche al divertimento.

«Abbiamo lavorato insieme nella fabbrica di Marina di Montemarciano dal 1970 al 1980 dice Antonia Vitali, chiaravallese, trapiantata a Pianello Vallesina, che fu operaia alla Brummel da quando aveva 15 anni e fino ai 25 e che ha organizzato la rimpatriata –, ed è stato bellissimo ritrovarsi per ricordare quei tempi: periodi di lavoro duro e costante ma anche di grandi soddisfazioni. Dopo 40 anni che non ci vedevamo tutti insieme ci siamo emozionati pensando a quel decennio fantastico che ha caratterizzato gli anni della nostra giovinezza».

«Sono riuscita a trovare ben 92 colleghi di lavoro – prosegue – non solo operai specializzati ma anche autisti, tecnici, meccanici, che abitano in tutta la provincia. Lavoravamo in molti settori: personalmente sono arrivata a cucire anche 240 pantaloni al giorno, cucendo solamente il sottogamba. Quando sono arrivata io la fabbrica aveva 1.200 dipendenti per poi espandersi anche in altri paesi del territorio fino ad arrivare a 1.800 occupati».

rimpatriata Baby Brummel 2 la rimpatriata della Baby Brummel alcune lavoratrici della Baby Brummel GIULIO TANZARELLA E BABY BRUMMEL baby brummel
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«L’azienda aveva tante commesse da soddisfare e per noi l’occupazione era garantita. Poi purtroppo è iniziato il declino con l’uscita di Tanzarella ma la Baby Brummel ce l’abbiamo nel cuore – conclude – e nessuno di noi può dimenticare quegli anni. Abbiamo guardato le foto di quel tempo e qualche lacrima ci ha rigato i volti ma è stato splendido ritrovarsi con tanti con cui si è condiviso un percorso indimenticabile, anni duri ma stupendi».

Gianluca Fenucci    

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