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Poggio Cupro Una volpe a guardia del castello – Video

A marzo il primo avvistamento e da allora tutte le sere fa il suo giro in cerca di cibo e, perché no, anche di un po’ di compagnia: è ormai diventata la mascotte del paese

Poggio Cupro – È una volpe la mascotte del piccolo borgo di Poggio Cupro, a due passi dal capoluogo Cupramontana, una storia che mette allegria e riempie il cuore di tenerezza.

Ancora non ha un nome, ma è per tutti semplicemente la volpe, animale per antonomasia simbolo di furbizia, selvatica e schiva, solita a ripararsi nei cespugli e raramente di avvicinarsi all’uomo, così viene descritta nei testi che ne parlano, ma questa è l’esatto contrario.

Ormai da marzo, quando era ancora una cucciola o forse un cucciolo chi lo sa, quasi tutte le sere sale in paese per procurarsi il cibo, ma al contrario di quello che la natura le attribuisce, si avvicina ai tavoli non impaurita e gira come fosse ormai una di casa.

I paesani che sono soliti ritrovarsi nel locale circolo per passare le sere d’estate, davanti a una bella birra e magari facendo una partita a carte, si preoccupano quando non la vedono arrivare, hanno anche chiamato il Cras di Ancona, preoccupati per la sua salute, essendo piccolina e non avendo un pelo folto come siamo soliti vedere

La volpe ormai fa parte del posto, passeggia indisturbata e tranquilla tra le mura, ha imparato a riconoscere anche le abitudini dei residenti, il venerdì, giorno in cui vengono messi fuori dalla porta i rifiuti per il ritiro del sabato è pronta per farsi una bella scorpacciata e a volte frugando combina anche qualche disastro, ma nessuno si arrabbia anzi…se il circolo è chiuso lei fa tappa al vicino bar, in un modo o nell’altro riesce sempre ad arrangiarsi.

Quasi certamente la sua casa è nel campo sottostante la strada principale, «è molto docile, non si lascia prendere ma si lascia avvicinare come hai potuto vedere, se resti fermo capita anche che si sdrai vicino a te, sicuramente potrebbe essere stata cresciuta in casa – racconta un residente – è molto magra, ma ultimamente è migliorata tanto, ha acquisito quel colore rossiccio che prima non aveva, e anche il pelo è diventato più folto, sappiamo che non si dovrebbe allungarle del cibo, ma come si fa, quando ti guarda con quegli occhioni, a dire di no?»

Resta sempre quel briciolo di diffidenza nei confronti del genere umano, ma la volpe sembra proprio felice di aggirarsi lì, sulle mura, per fermarsi e controllare tutto ciò che accade intorno e sotto, quasi come fosse la guardiana del piccolo borgo.

Una storia che ci insegna che a volte i miti vengono sfatati e che per necessità si mettono da parte anche le paure, dell’uomo in questo caso.

L’animale ha lentamente cambiato la sua natura selvatica arrivando, come in questo caso, a un vero e proprio addomesticamento, sicuramente contro natura, ma osservarla è di sicuro affascinante.

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