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Poggio San Marcello Da 50 anni “In Verdicchio Veritas” con l’azienda agricola Sartarelli

Storia coraggiosa e appassionante, fatta di tigna marchigiana che nel tempo ha consolidato i valori di Ferruccio, il fondatore

di Giovanni Filosa

La storia che vi andiamo a raccontare su di una azienda agricola che ha nel suo motto “In Verdicchio veritas”,  è quella di un “Gruppo familiare e di lavoro”, l’Azienda Sartarelli, a Poggio San Marcello, che non accantona in angoli lontani della mente, anzi le ama, le sue radici, quelle che l’hanno portata a compiere 50 anni di vita che saranno festeggiati nel 2023, cioè in questo anno, perché Covid e altri impedimenti non hanno permesso di programmare eventi che fossero degni di ricordare, con la felicità e l’orgoglio doverosi, questo traguardo.

Il cuore? Si legge nel profilo che «per raccontare la nostra azienda dobbiamo partire dal cuore. Quello di nonno Ferruccio Sartarelli, che era cuor di leone ma anche cuore d’oro. Apprezzato panettiere prima, imprenditore poi, fu uno stimato benefattore e un mecenate sia nei confronti delle istituzioni che dei meno abbienti. È grazie a uno spiccato spirito pioneristico se, nel 1972, Ferruccio decide di investire nella sua più grande passione, trasformandola nella sua più grande sfida, la produzione di vino Verdicchio di qualità. Questo dopo che, per amore della moglie Matilde, aveva abbandonato definitivamente l’idea di trasferirsi in Argentina dedicando buona parte del suo tempo per fare del Verdicchio – all’epoca considerato solo come vino da tavola adatto alle grandi quantità – un prodotto di assoluta eccellenza».

Inizia così la storia coraggiosa e appassionante, fatta di tigna marchigianadell’azienda Sartarelli che, nel tempo, ha voluto consolidare i valori di Ferruccio, cioè qualità, competenza, caparbietà e affidabilità. 

«Le cose migliori – mi dice la giovane Caterina – sono realizzate da una squadra. La nostra squadra è, in primis, la nostra famiglia».

Vale a dire Donatella, Patrizio, Caterina e Tommaso. A seguire le orme di nonno Ferruccio, occupandosi personalmente dell’azienda, è la figlia Donatella assieme al marito Patrizio. Anche per loro l’inizio non fu semplice, ma alla fine passione, tenacia, coraggio e amore generalmente prevalgono. Insieme ci sono i figli, ciascuno con specifiche competenze e una gran passione per questo lavoro: Caterina si occupa dell’export, mentre Tommaso è uno stimato enologo

«E nelle fasi di lavorazione in cantina e nei vigneti – dice Caterina – dalla potatura alla vendemmia, ci accompagnano l’impegno e la dedizione costante dei nostri collaboratori. Lavoriamo tutti nella stessa direzione, proprio come un meccanismo ben oliato in cui ogni singola parte è imprescindibile». 

Negli anni i Sartarelli hanno realizzato una struttura che accomuna forme modernissime ed essenziali alle curve e ai declivi delle colline che producono il loro prezioso nettare, a sinistra in lontananza il mare, a destra il San Vicino. Una struttura accogliente, creata anche per ospitare sempre affollate manifestazioni culturali, che esaltano la poesia, la musica, la letteratura accanto alla “cultura del loro vino”.

Sono previsti, nel grande salone dedicato, diversi incontri nel corso dell’anno del cinquantesimo, con il Gruppo di lavoro, coi venditori stranieri, con tanti amici, col pubblico. I prodotti Sartarelli girano in mezzo mondo, l’ultimo nato, il Milletta, ha visto i … calici proprio nell’anno del 50esimo anniversario della fondazione dell’azienda vitivinicola Sartarelli.

Gli altri vini? Dai, dal Brut ai Balciana, al Classico, al Tralivio all’olio, alle grappe. Mi fermo qui. Caterina, nel video che segue, ci ha raccontato anche un affettuoso aneddoto sul vino “Milletta”.

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