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Prezzo del petrolio, ecco cosa ci si deve attendere nel prossimo anno

Prezzo petrolio nave cisterna

Stiamo attraversando certamente un periodo storico molto complicato, con la pandemia da Coronavirus, giunta a 75 milioni di contagi al mondo, che sta stravolgendo completamente le nostre vite.

L’arrivo dei vaccini potrebbe significare finalmente di lasciarsi alle spalle questo incubo e sicuramente influenzerà anche il mercato borsistico e non solo.

Ad esempio, in tanti, soprattutto chi è solito tenere d’occhio la quotazione del petrolio, si chiedono se nel 2021 il petrolio potrà tornare protagonista nel campo degli investimenti lucrativi.

In effetti, si tratta di una domanda lecita, soprattutto in un anno così difficile per colpa della pandemia da Coronavirus, visto che pure se i vaccini si stanno avvicinando sempre di più, ci potrebbe anche essere una terza ondata.

Il petrolio, uno degli asset che hanno più risentito del Covid

Nel corso degli ultimi mesi, il greggio ha avuto a che fare con seri problemi nel riuscire a mantenere la sua nomea di asset finanziario decisamente solido, visto che ha messo in evidenza delle prestazioni fin troppo altalenanti. Tutto quello che è successo durante lo scorso mese di aprile non fa altro che testimoniare quanto stiamo dicendo. Infatti, in primavera, il prezzo del petrolio Wti, ovvero un benchmark all’interno del mercato del greggio, ha cominciato ad avere delle pericolose oscillazioni in campo negativo, per la prima volta in tutta la sua storia.

E il petrolio ha cominciato ad essere investito da un rendimento estremamente discontinuo, su chiaramente hanno finito per riflettersi negativamente anche tanti altri fattori, come ad esempio la pandemia, la battaglia tra due dei più importanti produttori di petrolio a livello mondiale, ovvero la Russia e l’Arabia Saudita, senza dimenticare pure l’omicidio del generale di origini iraniane Soleimani.

In seguito al raggiungimento del picco negativo nel corso del mese di aprile, a ogni modo, è bene mettere in evidenza come il prezzo del petrolio abbia ripreso un percorso di crescita. Non a caso, infatti, i barili Wti adesso sono oggetto di scambio a 42 dollari. Una ripresa, che è bene definire anche solo parziale, che porta alla mente anche divere domande in riferimento alla possibilità di investire sul petrolio nel 2021.

Le previsioni per il 2021

Le previsioni degli esperti che riguardano l’ultimo trimestre del 2020 hanno messo ancora una volta in evidenza come il petrolio stia attraversando una fase di rallentamento per colpa della stagnazione dell’economia.

Stando a quanto è stato riportato da parte del founding partner di Again Capital, ovvero John Kilduff, il mercato del petrolio è uno di quelli che hanno risentito maggiormente la pandemia rispetto a tanti altri asset.

E, in effetti, la domanda fa ancora una gran fatica a riprendersi.

Una linea di pensiero che è seguita anche da parte della Bank of America, secondo cui il prezzo del petrolio dovrebbe mantenersi intorno ai 45 dollari al barile anche nelle prossime settimane.

Quindi, in tanti sono focalizzati sulle prospettive del greggio nel corso del prossimo anno. il riferimento che viene preso in considerazione è il petrolio Brent, con gli analisti che fanno parte delle più importanti banche di investimento internazionali che si sono schierati su due fronti contrapposti, in misura praticamente eguale, ovvero i rialzisti e i ribassisti.

Approfondendo il dato aggregato che si riferisce alle varie previsioni raccolte, ecco come si può notare che il petrolio, nel 2021, dovrebbe raggiungere un prezzo al barile pari a 53,5 dollari.

Di conseguenza, si dovrebbe raggiungere un rialzo superiore a 10 dollari in confronto al prezzo attuale che caratterizza l’oro nero, ma che rimane pur sempre al di sotto rispetto agli standard che si toccavano prima della pandemia.

Uno dei rialzisti più noti è sicuramente Goldman Sachs, che ha previsto un incremento del prezzo del petrolio Brent fino ad arrivare a quota 65 dollari al barile.

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