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Cronaca

REGIONALI Carlo Ciccioli “allontana” Bacci dalla candidatura a presidente

Il coordinatore regionale di FdI conferma il sostegno a Francesco Acquaroli in attesa della decisione definitiva che avverrà in settimana

JESI, 15 giugno 2020 – Le prossime elezioni regionali previste  per il 20 e 21 settembre (data in attesa di ufficialità) agitano le acque della politica locale.

Nel campo del centrodestra, la candidatura a presidente, avanzata dalla Lega, del sindaco Massimo Bacci ha creato qualche scompiglio in una tavola che sembrava già imbandita per Francesco Acquaroli, di Potenza Picena  espressione di Fdi.

Facciamo il punto della situazione con Carlo Ciccioli, politico di lungo corso e già deputato del PdL, ora coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Castelplanio.

Carlo Ciccioli

 Possiamo dire che questa sarà la settimana giusta per la scelta del candidato presidente del centrodestra ?

Sì. Tra martedì e mercoledì avremo la chiusura del cerchio. La situazione è questa: In Veneto il candidato sarà Zaia, in Liguria Toti, in Puglia presenteremo un ticket  FittoAltieri, e nelle Marche, Acquaroli. Restano ancora aperte le questioni riguardanti Toscana e Campania. Non prevedo scossoni rispetto a questo schema.

La candidatura di Massimo Bacci però ha creato qualche turbolenza. Qual è il suo rapporto con il Sindaco di Jesi ?

Ho buonissimi rapporti con lui. Un Sindaco civico che è riuscito nel miracolo di strappare Jesi alla sinistra. Un ottimo professionista e una persona onesta e perbene. Non posso che parlarne in termini positivi.

A Jesi però le forze del centrodestra presenti in Consiglio comunale sono all’opposizione. Non sarebbe un controsenso se oggi quegli stessi partiti lo sostenessero nella corsa regionale ?

Non posso parlare a nome di altri. Fratelli d’Italia è parte integrante della sua maggioranza. Avevamo cinque candidati nelle sue liste. Ora penso a Chiara Cercaci, o al presidente del Consiglio comunale, Daniele Massaccesi, che era il capogruppo di Alleanza Nazionale. Non ci sentiamo all’opposizione della sua giunta. Resta però un esponente civico, ovvero con una visione territoriale limitata della politica, mentre per fare il presidente regionale serve un concetto di politica più ampio.

Non trova che Bacci possa essere un valore in più per il nostro territorio?

Il sindaco Massimo Bacci

Il ragionamento va fatto su scala regionale. Bacci è una risorsa per la Vallesina, ma allo stesso tempo un limite per la regione Marche. In ogni caso, mi dicono tutti che Massimo Bacci diventerà consigliere regionale con la Lega e io ne sono contentissimo.

Fratelli d’Italia ha “investito” molte energia a Jesi e in Vallesina. Puntate realmente a far entrare un esponente del nostro territorio in Consiglio regionale ?

Presenteremo almeno due candidati provenienti dalla Vallesina. Noi siamo un partito vero, e quindi il nostro sguardo è anche in prospettiva. Vogliamo guidare alcuni Comuni in questo territorio. Quando mi sono candidato a Castelplanio alcuni mi hanno sbeffeggiato, ma la mia presenza è servita a organizzare l’opposizione in quel comune, avvicinare la minoranza di Castelbellino, trovare adesioni a Monte Roberto o Rosora. Abbiamo creato un’area in cui siamo cresciuti tantissimo.

Intanto il centrosinistra si è compattato intorno al nome di Maurizio Mangialardi. La preoccupa questa cosa ?

No. I numeri per loro sono impietosi. Il centrodestra è dato tra il 45%49%, il M5S tra il 10%12%, al centrosinistra il resto. Noi vinceremo, e FdI è in forte crescita, con liste che saranno fortissime. Contiamo di eleggere 5 consiglieri, uno per provincia, e di concorrere per il sesto. Inoltre, come detto, dovremmo avere il candidato presidente. Saremo la locomotiva della coalizione.

Marco Pigliapoco

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