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ROSORA Finanziamenti per tutti, ma per chi? E quando?

Domande ai candidati alle elezioni regionali, le promesse elettorali e la realtà

ROSORA, 17 settembre 2020 – In campagna elettorale, si sa, ogni promessa viene lanciata dagli aspiranti candidati, intenzionati ad abbagliare i possibili elettori.

Il tutto condito con questioni di carattere ideologico che sconfinano spesso nell’attualità della politica nazionale.
Ma i componenti di una lista civica, di un piccolo Comune di quasi 2.000 abitanti, composta, oseremmo quasi dire, da politici “di campagna”, genuini, abituati ad affrontare le problematiche del territorio e della popolazione, senza fronzoli di carattere ideale (perché molto spesso un problema è un problema! Non è né di destra né di sinistra!), si trovano ad esserne tristemente coinvolti.

Pur non trattando tematiche di “alta politica”, dei consiglieri comunali, o un Sindaco di un paese come Rosora, sono in grado di porsi delle domande molto concrete e di porle a coloro che in questo periodo si trovano a dover fare promesse e prendere impegni in piena campagna elettorale. Attendendo, dato il momento, una risposta chiara e senza ambiguità.

Del resto i voti sono voti, e chi li vuole sul territorio, se li deve guadagnare!
Le promesse di fondi e contributi infatti sono sicuramente allettanti, ma come la mettiamo con la burocrazia regionale?
La domanda ci sorge spontanea dato che a Rosora siamo stati “vittime” di un meccanismo burocratico che, di fatto, non ci ha permesso di usufruire di un finanziamento nazionale già assegnato.

Probabilmente un nostro approccio troppo fiducioso unito ad una mancanza di supporto politico, come lo sono quasi tutte le amministrazioni che provengono dalle liste civiche, ha permesso che per un cavillo burocratico, puramente regionale, dovessimo rinunciare ai fondi provenienti dal governo centrale.

A titolo di memoria (perché la questione è di carattere generale e non interessa solo il nostro comune) ricordiamo che, il Comune di Rosora ha dovuto rinunciare ad un finanziamento di 539.000 euro proveniente da Roma che avrebbe permesso l’edificazione di una nuova scuola dell’infanzia, con annessa mensa scolastica, usufruibile anche dagli altri plessi, estremamente necessaria.

La rinuncia fu quasi obbligata, in quanto l’apparato burocratico regionale, oltre a rallentare i tempi e ad impedire nel frattempo la partecipazione ad altri bandi, ha posto delle ulteriori condizionalità (non presenti sul bando originario, o almeno non così vincolanti) che rendevano impossibile l’edificazione di una nuova scuola nell’apposita area adiacente al complesso scolastico già esistente.

Il risultato finale è stato la perdita del finanziamento nazionale e nessun supporto in termini di finanziamenti regionali. In altre parole, la scuola non è stata costruita e, vista la carenza di fondi comunali, non verrà costruita neanche nel prossimo futuro.
Per inciso, ci chiediamo che senso ha avuto ostacolare l’ottenimento di un finanziamento nazionale per cui la Regione non avrebbe tirato fuori un soldo (e che il Miur aveva verbalmente approvato, anche incoraggiando la nuova costruzione) e che, in ogni caso, avrebbe portato denaro fresco e lavoro sul territorio? Un atteggiamento veramente inutile oltre che incomprensibile!

A questo punto una domanda a tutti i candidati alla Presidenza regionale ed a tutti gli aspiranti consiglieri regionali: cosa intendete fare per i piccoli Comuni dell’entroterra a cui i finanziamenti regionali arrivano col contagocce (se sono fortunati)?
Come intendete comportarvi con i Comuni “non allineati” al colore di Palazzo Raffaello?

E…vorremmo sommessamente chiedervi, come intendete rimediare al danno fatto ad una comunità non certo ricca come quella di Rosora?
Attendiamo una vostra risposta: i nostri voti e la vostra credibilità politica sono in palio.

Il Sindaco e i Consiglieri di maggioranza

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