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SASSOFERRATO FINO AL 6 GENNAIO LA MOSTRA IN OMAGGIO A PADRE STEFANO TROIANI

Una mostra per ricordare un grande uomo di cultura

 

Padre Stefano Troiani

SASSOFERRATO, 28 dicembre 2018 – Andrà oltre questo 2018 la mostra dedicata a Padre Stefano Troiani, un vero e proprio omaggio inaugurata lo scorso 7 Dicembre a Palazzo degli Scalzi.

Una mostra che resterà aperta nei fine settimana (sabato e domenica) dalle 15.30 alle 18.30

Padre Stefano Troiani è venuto a mancare oltre due anni fa, ma non è venuta meno la memoria del suo infaticabile e proficuo impegno in ambito culturale e associativo, nella città sentinate e nel più ampio contesto regionale.

Troiani ha animato numerosi progetti culturali, in particolare nel campo delle arti visive. Anima e direzione per decenni della rassegna internazionale d’Arte-Premio “G.B. Salvi” di Sassoferrato ed era stato tra i fondatori dell’Istituto Internazionale di Studi Piceni della città sentinate. Nacque grazie alla sua iniziativa anche il Museo delle arti e tradizioni popolari, che dallo scorso ottobre il comune di Sassoferrato ha deciso di intitolarlo proprio in ricordo del padre francescano.

Era stato direttore della Biblioteca comunale e del Museo civico archeologico. Aveva fondato inoltre l’Istituto per la religiosità popolare e il folclore nelle Marche, con sede a Serra de’ Conti, il Centro regionale per la storia dei movimenti sociali cattolici e la Resistenza nelle Marche e l’Istituto culturale Baldassarre Olimpo.

La Mostra è nata con l’obiettivo di esprimere, anche in questa forma, la riconoscenza per quanto, ad iniziare dalla Rassegna d’arte / Premio “G.B. Salvi”, il francescano ha dato per la promozione della cultura artistica. E così ben sessantadue artisti, quelli che si è riusciti a raggiungere, hanno risposto positivamente alla richiesta di far liberamente dono di una loro opera per dare vita a questa iniziativa.

Sono presenti molte opere, questi alcuni degli autori, artisti  presenti: Renato Bruscaglia, Arnoldo Ciarrocchi, Bruno D’Arcevia, Pericle Fazzini, Francesco Garofoli, Mario Giacomelli, Franco Giuli (artista di fama internazionale recentemente scomparso, leggi l’articolo), Giuliano Giuliani, Edgardo Mannucci, Ivo Pannaggi, Nino Ricci, Roberto Stelluti, Sandro Trotti, Wladimiro Tulli, Valeriano Trubbiani, Giuseppe Uncini, Walter Valentini.

“Padre Stefano ci ha insegnato a saper cogliere sempre gli aspetti positivi nelle nostre situazioni esistenziali – spiegano gli organizzatori, ricordando la figura di Padre Stefano – insieme con l’armonia e la moralità insite nella bellezza. Ci ha ricordato, con infiniti esempi, che l’uomo può lasciare un segno nella storia trasformando i propri ideali in opere concrete, la propria immaginazione in realtà. E ancora che la stessa esperienza artistica, che ha mosso costantemente i suoi interessi, è un atto di amore verso la vita che cerca sempre più vita, che in essa risiede la nostra identità più alta, in grado di tramandare i valori della cultura e lasciare agli uomini che verranno il significato di verità del passato. E allora viene da pensare: che cosa vi può essere di più significativo di un uomo che ha saputo raccogliere in sé la bellezza della gioia di vivere, offerta allo studio, all’ascolto, all’accoglienza, all’umiltà e alla bontà?”.

 Anche un ricordo un versi, con il poeta Eugenio De Signoribus a descrivere i “Passi Francescani” di un frate umile, colto e dai modi gentili.

 

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