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Serra San Quirico Assemblea pubblica, presentato il “Progetto Belcecchi”

Raddoppio ferroviario, il sindaco Tommaso Borri: «Non si tratta di approvarlo o meno, ma di impedire che quello di Rfi vada avanti distruggendo il nostro paese»

di Nicoletta Paciarotti

Serra San Quirico, 6 novembre 2022 – L’assemblea pubblica promessa dal sindaco Tommaso Borri si è svolta venerdì sera: l’Amministrazione comunale e i cittadini si sono incontrati nel teatro parrocchiale dove l’ingegnere Massimo Belcecchi ha presentato una variante al progetto di raddoppio ferroviario di Rfi, Rete ferroviaria italiana.

Il primo cittadino ha illustrando la storia del progetto del raddoppio ferroviario, a partire dal dal 2003, quando per la prima volta fu annunciato da Ferrovie italiane e poi bocciato dal Ministero della cultura, sino alla ripresentazione di tale progetto nel marzo del 2022 a cui sono seguite varie lettere da parte del sindaco – ma anche del Comitato Gola della Rossa, presieduto da Euthimios Kotronias, alla Regione e agli enti interessanti alla conferenza dei servizi, per esprimere disappunto ed esplicitare una lista delle criticità del progetto.

Il sindaco Tommaso Borri

La presentazione della variante al tracciato di Rfi dell’ingegner Massimo Belcecchi, ideata insieme all’ingegner Euthimios Kotronias, è stata presentata alla popolazione serrana appena due settimane dopo quella esposta da Francesco Fiorentini nell’assemblea pubblica indetta da Officina Civica, gruppo consiliare di minoranza.

Se il progetto di Officina Civica verrà esposto direttamente alla conferenza finale dei servizi, quello di Belcecchi è già stato visionato da Rfi.

«Il progettoafferma Kotroniasè conosciuto da tutti i membri della conferenza dei servizi che speriamo si concluda in maniera positiva, con la presa in considerazione, cioè, di questo progetto».

Ingegner Euthimios Kotronias, presidente del Comitato Gola della Rossa

«Ho lavorato a questo progetto solo per amicizia verso Serra San Quirico, per soddisfazione ed orgoglio personale: dopo 45 anni porto avanti questa professione con molta passione», ha spiegato Belcecchi.

«La mia variante è stata depositata e firmata con i tempi e modi prevista da Rfi che ha avanzato critiche, accolte da me con atteggiamento propositivo, affinando il progetto sulla base delle loro considerazioni».

«In un primo momento quello che mi interessava era il tratto che va dalla stazione alla seconda galleria prevista da Rfi – avendo nella mia variante eliminato la prima in quanto passa in zone a rischio frana molto elevato. Poi, conosciuto l’ingegner Kotronias ho studiato e realizzato anche il prosieguo di questo tracciato».

«Ho pensato a una variante, la stessa che, in tempi remoti e seppur con qualche diversità aveva allora pensato anche Rfi. La mia è una variante che è in grado di scongiurare alcuni fenomeni negativi che si ripercuoterebbero sulla popolazione e sulla vita di Serra San Quirico come la penalizzazione di attività, la demolizione di edifici e di zone verdi, le emergenze a carattere ambientale, idrogeologico e archeologico – che Rfi non risolve – o legate alla pericolosità delle gallerie».

Variante progettuale

«Nella variante anche la viabilità ha una sua importanza sia per i cittadini che per i mezzi delle aziende e per soccorsi sanitari, ho fatto anche una debole ipotesi di pista ciclabile, una bellissima stradina che costeggia il fiume e ho risolto tutte le questioni riguardanti la piena dello stesso».

«Ho pensato a due ponti, in linea con le normative esistenti, perchè mi interessava creare l’importate collegamento tra la zona industriale, il centro storico e via Fratelli Bandiera».

«La variante, se presa in considerazione da Rfi può certamente essere migliorata a favore di tutta la comunità».

«Se ci si mettesse a tavolino con Rfi – ha concluso il sindaco Tommaso Borri, che non lascia spazio a interventi, tutto è migliorabile».

«Non si tratta di approvare o meno la “variante Belcecchi”, ma di impedire che il progetto di Rfi vada avanti distruggendo il nostro paese».

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