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Cronaca

Serra San Quirico «Intollerabile che l’Amministrazione si dica fascista»

Paola Bocci, consigliera regionale in Lombardia, con origini nel paese: «Affermazioni del Sindaco sono inaccettabili»

Serra San Quirico, 6 agosto 2022 – La bufera avvolge ancora il paese dopo le parole del sindaco Tommaso Borri (foto in primo piano) che durante un Consiglio comunale del 28 luglio scorso ha risposto ai due consiglieri dell’opposizione Fabrizio Giuliani e Debora Pellacchia: «Questa è un’Amministrazione fascista. Verbalizzo quello che decido io».

Paola Bocci

La vicenda è stata trattata anche dai maggiori quotidiani nazionali e ha suscitato l’indignazione pure della consigliera regionale della Lombardia Paola Bocci, Pd, il cui padre è proprio di Serra San Quirico e dove torna tutti gli anni perché «lì ho casa».

«Succede nel paese di mio padre, quello di mio nonno anarchico, quello che per me è casa. Ma soprattutto quello che ha pagato un tributo altissimo di morti ammazzati dai fascisti. E non si può sentire, non si può tollerare che una Amministrazione si dichiari fascista», spiega.

«Non si parli di ironia, e si chieda perdono ai propri compaesani che hanno avuto padri e nonni ammazzati. È inaccettabile e il Sindaco dovrebbe dimettersi e subito, il prefetto intervenire con provvedimenti seri. Senza aspettare troppo. Mio padre recita spesso un amaro e ingeneroso proverbio: “A Serra non c’è un conforto, o piove o tira vento o sona a morto”. Il conforto manca adesso, Serra è un paese bellissimo e non si merita questi oltraggi alla memoria. Vergogna!».

(e.d.)                                     

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