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Chiaravalle

Chiaravalle Addio a Bibo, cuore della Biagio

Primo Gasparri, spentosi a 74 anni, mancherà alla gente che lo apprezzava e alla famiglia che lo amava incondizionatamente

Chiaravalle, 6 agosto 2022 – Mancherà a tutti Bibo.

Primo Gasparri, che tutti a Chiaravalle chiamavano simpaticamente Bibo, mancherà ai calciatori e agli ultras della Biagio, del quale era il primo appassionatissimo tifoso, agli amici del Piccadilly, alla gente che lo apprezzava e mancherà, tantissimo, soprattutto ai familiari che lo amavano incondizionatamente, le figlie Natascia e Catiuscia, la moglie Loretta, gli adorati nipoti Sara e Thomas, i generi Francesco e Mirco, il fratello Giuliano.

Aveva 74 anni Primo Gasparri e se n’è andato in Cielo ieri notte, dopo aver lottato 5 mesi prima col Covid, che aveva superato, e poi con una situazione di salute difficile, che lasciava spazio alla speranza e subito dopo precipitava nella disperazione.

Alla fine Bibo non ce l’ha fatta e a Chiaravalle lo piangono tutti.

Era nato al “mulì de Guglià” il 20 ottobre 1947 e dicono sia nato con la maglia rossoblù appiccicata addosso. Da bambino aveva abitato in via della Campagna, nella casa colonica che precede il vivaio Nicolini. Era stato per alcuni anni in collegio a San Severino e a Roma e il 24 aprile 1971 si era unito in matrimonio con Loretta, che gli ha dato Natascia e Catiuscia.

A Chiaravalle lo conoscevano tutti. Viaggiava con la sua bicicletta elettrica e simpaticamente gridava come un ossesso. Ne aveva per tutti e per tutto ma la Biagio restava il grande amore della sua vita.

Dalla finestra della sua casa, che è a ridosso del campo sportivo, come sulle gradinate, era comune e quotidiano sentire il suo inconfondibile incitamento per i biagiotti. Era un impulsivo Primo Gasparri, un uomo sincero e schietto e proprio per questo era benvoluto da tutti. Aveva il cuore buono, un cuore di burro. E non si poteva che volergli molto bene.

Primo Gasparri “Bibo”, con Josè Altafini

Per i tifosi della Biagio, e non solo per loro, era un idolo e un amuleto fortunato. Per Chiaravalle era una sorta di istituzione.

In tanti lunedì parteciperanno alla cerimonia funebre che si celebrerà nella chiesa di Santa Maria in Castagnola alle 16.30 mentre da domani, domenica, camera ardente aperta nel pomeriggio da Pentericci, in via Volta.

E a tutti mancherà Bibo, quell’uomo buono che ne aveva per ognuno e amava la Biagio come la sua famiglia.

Gianluca Fenucci

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