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Serra San Quirico Ricorso al Tar, il sindaco Borri: «Contro la devastazione»

In merito all’udienza del 21 giugno a Roma per il Lotto 2 del raddoppio ferroviario Orte-Falconara: «Credo non dovremmo avere un esito negativo, stando alle ultime notizie, ma se così non fosse lotteremo ancora con altri mezzi»

Serra San Quirico – «Noi non siamo contro il raddoppio, siamo contro la devastazione che il progetto di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, provocherebbe ed è per questo che abbiamo deciso di spendere qualche soldo dei contribuenti serrani, per difendere il loro territorio».

Sono le prime parole del sindaco Tommaso Borri, invitato all’assemblea privata del Comitato Gola della Rossa, dopo che è stata resa pubblica la notizia di ricorso al Tar contro il Lotto 2 (Genga – Serra San Quirico) del progetto di raddoppio ferroviario Rfi Orte – Falconara, approvato in Conferenza dei Servizi il 26 aprile scorso.

«Ricordiamo che in quella zona – sottolinea il primo cittadino – si vogliono abbattere civili abitazioni, mettendo in mezzo alla strada gente che con sacrificio ha costruito la propria casa, casa che non riavrebbero più uguale. Saranno abbattuti sette o otto ettari di macchia mediterranea che, per quanto verranno sostituiti da altrettante piante, se non di più, ed ettari di bosco, non compenseranno mai l’abbattimento di quella zona».

«Si apre, inoltre, un gravissimo rischio per i gruppi sorgentizi che operano in quell’area, come Gorgovivo, che gestisce una sorgente che alimenta un bacino di 350 mila abitanti per la provincia di Ancona, o la Gola della Rossa. Oltre all’enorme pericolo di frane e tragedie, che si verrebbe a creare in quella zona già a rischio elevato».

«Per questo si è proceduto con il ricorso al Tar, per difendere il territorio contro la devastazione che il progetto Rfi provocherebbe e reputo che questo interessi tutti i serrani».

«Credo non dovremmo avere un esito negativo, stando alle ultime notizie, ma se così non fosse, lotteremo ancora con altri mezzi».

L’ing. Euthimios Kotroniàs, presidente del Comitato Gola della Rossa

Il Comitato Gola della Rossa – presieduto dall’ingegner Euthimios Kotroniàs e composto da cittadini di Serra San Quirico, tra cui coloro che rischiano di perdere le loro abitazioni, e Genga, sfavorevoli al progetto Rfi – ha dichiarato di sostenere il ricorso al Tar del Comune.

«Affinché il ricorso abbia un peso maggiore – ha spiegato Kotroniàs – mi occuperò di distribuire dei moduli, ovvero interventi adesivi, per tutti i cittadini e privati che vorranno unirsi alla nostra causa».

«È importante ricordare che non siamo contro l’opera, ma contro il progetto Rfi: per questo avevamo proposto una variante progettuale», spiegano l’ingegnere e il primo cittadino.

«Il progetto alternativo dell’opera è stato inviato a Italferr, come ci avevano richiesto, e rivisto sulla base di quanto eccepito dalla stessa. Così rettificato, poi è stato presentato alla Commissione permanente Lavori pubblici della Regione Marche. Successivamente, è stato ulteriormente affinato fino a raggiungere, oggi, un grado di attendibilità tale da essere assunto come base di un confronto e di un successivo livello di progettazione in tempi molto brevi».

L’udienza, in Camera di consiglio a Roma, è fissata per il 21 giugno.

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