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Corinaldo

Strage Corinaldo Fedez e Sfera oggi in aula

Al processo bis sulle presunte responsabilità inerenti sicurezza e carenze strutturali del locale, quella notte si è verificato lo «scenario peggiore»

di Redazione

Ancona, 24 marzo 2023 – E’ entrato, dopo essere arrivato intorno alle 10.30 a bordo di un van dai vetri oscurati,- da un ingresso secondario del Palazzo di giustizia per eludere soprattutto i fotografi e le telecamere.

Federico Leonardo Lucia, rapper, in arte Fedez, atteso come testimone nel processo bis per la stragemorirono 5 adolescenti e una mamma 39enne nella calca scatenata da spruzzate di spray al peperoncino – avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018. Al vaglio le presunte responsabilità inerenti sicurezza e carenze strutturali del locale.

Il rapper rispondendo alle domade dei Pm Paolo Gubinelli e Valentina Biavai e dei legali di difesa e parte civile ha ripercorso le sue esperienze di djset confermando, poi, le dichiarazioni rilasciate in una intervista televisiva nella quale, riferendosi proprio a quella sera, aveva parlato dello scenario peggiore verificatosi.

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Prevedibile, infatti, il sovraffollamento quando il «cachet è alto, spesa bassa per i biglietti e capienza limitata».

Non ricordava quali fossero le condizioni del locale, essendosi esibito nello stesso in due djset, nel 2015 e l’anno successivo ma ha sottolineato come la «malsana moda» dello spray al peperoncino coinvolgeva i concerti di alcuni trap.

Sfera Ebbasta – Gionata Boschetti – è stato sentito come testimone nel pomeriggio. Anche lui è arrivato in un van con i vetri oscurati eludendo tutti. E quella tragica sera era lui l’artista atteso per il djset. A un chilometro dal locale il suo manager venne informato che vi erano stati problemi, tanto che andò di persona a vedere cosa fosse accaduto. E a quel punto, saputo della tragedia avvenuta, tornarono indietro, in albergo.

Il trapper ha ricordato come gli fosse capitato che una volta, proprio per le spruzzate, fu necessario sgomberare la sala, i presenti furono fatti defluire dalle uscite di sicurezza per poi rientare dopo un mezz’ora per la continuazione dello spettacolo. La sicurezza? «Ci sono le persone preposte».
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