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Cronaca

VERTENZA «Elica deve poter rimanere qui, istituzioni trovino soluzione»

Per Cna e Confartigianato la delocalizzazione è danno economico ingente al territorio e al Paese

FABRIANO, 9 aprile 2021 – Vertenza Elica, dura presa di posizione di Cna Ancona e Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino.

Il direttore Cna Massimiliano Santini e il segretario di Confartigianato, Marco Pierpaoli, attaccano duramente.

«Ormai l’Italia è divenuta meno competitiva nel fare impresa – spiegano Pierpaoli e Santini – e il caso Elica, che conferma la delocalizzazione e gli esuberi dei 400 lavoratori, ne è l’esempio più eclatante. Una decisione che va a colpire pesantemente il territorio. Bisogna che le istituzioni si stringano attorno alle imprese e trovino soluzioni affinché le attività produttive possano resistere in questo contesto economico sempre più complesso, salvaguardando l’occupazione. Elica deve poter rimanere qui».

«Danno economico ingente al territorio e al nostro Paese», secondo Pierpaoli e Santini, pe il piano industriale 2021/2023 che porterà a una riduzione dei volumi produttivi (da 1.400.000 a meno di 400.000), chiusura di reparti a Mergo, la chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi, trasferimento di linee produttive in Polonia e 409 (su 560) esuberi nei due stabilimenti interessati.

Attenzione anche all’indotto, perché secondo Cna e Confartigianato le realtà del Fabrianese rappresentano un patrimonio da tutelare.

«L’area è anche fortemente provata da oltre un anno di emergenza sanitaria ed economica e segnata da anni di crisi aziendali e altre difficoltà, come quelle legate alle conseguenze del sisma. Ora – concludono Santini e Pierpaoli – l’auspicio è che prosegua il lavoro insieme alle istituzioni per trovare soluzioni adeguate alla situazione, mantenere il presidio marchigiano e tutelare i lavoratori previsti in esubero».

(Redazione)

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