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Cronaca

JESI PROVE TECNICHE DI DIALOGO, NUOVA BM: INVESTITORI E RISPARMIATORI NESSUNA SPESA PER I DOCUMENTI

Nella foto, al centro, l'ad Luciano Goffi (foto CriCo)

Nella foto, al centro, l’ad Luciano Goffi (foto CriCo)

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Il centro direzionale di Nuova Banca Marche (foto CriCo)

JESI,  8 gennaio 2016 – Lo aveva già annunciato il 15 dicembre scorso quando, presentando l’avviato corso di Nuova Banca Marche, l’ad Luciano Goffi  si era soffermato sul fatto che «faremo di tutto per stare vicini a quanti ci richiederanno le necessarie documentazioni per avviare azioni legali». E, in merito all’occupazione «non ci sono rischi perché vogliamo mantenere una struttura vitale e capace, con gli attuali 300 sportelli in regione e 2700 dipendenti. Che ci servono tutti».

E quanto emerso dall’incontro odierno con l’associazione “Dipendiamo Banca Marche”, alla quale fanno riferimento i dipendenti dell’istituto di credito, va proprio in questa direzione.

Nuova Banca Marche, infatti, rilascerà gratuitamente i documenti richiesti da investitori e risparmiatori per avviare eventuali azioni legali.

Sandro Forlani, coordinatore dell’Associazione, sottolinea come questo risultato non sia «cosa di poco conto anche perché gli interessati dovevano sino ad ora pagare 4 euro a documento. E per avere il materiale occorrente qualcuno è arrivato a spendere anche più di 100 euro».

Si è parlato anche dei livelli occupazionali e gli attuali numeri non sono in discussione anche in vista della cessione.

Il sit-in dei risparmiatori e azionisti contro il "salva banche" (foto CriCo)

Il sit-in dei risparmiatori e azionisti contro il “salva banche” (foto CriCo)

Sul fronte risarcimenti, sul tavolo d’incontro la possibilità di rifondere azionisti e obbligazionisti attingendo ai ricavi dei crediti inesigibili della bad bank.

La First Cisl, invece, ha avanzato una proposta: diventare azionisti delle 4 nuove banche nate il 23 novembre scorso, acquisendo giuridicamente un diritto patrimoniale proporzionale all’investimento effettuato.

«Una proposta – sottolinea una nota – che non andrebbe a contrastare le norme europee sugli aiuti di stato né quelle della Brrd (bail in), e permetterebbe di dare risposte concrete a chi oggi ha perso tutto».

Intanto l’Adoc ha annunciato che la prima delle tre riunioni (le altre a Macerata e Ancona) in programma, si svolgerà proprio a Jesi, martedì 12 gennaio, alle 18.30, presso la  sede della Uil.

Si farà il punto della situazione con i risparmiatori colpiti dal decreto “salva banche” e verranno illustrate le proposte che l’associazione sta perseguendo a tutela di quanti hanno perso i loro risparmi negli investimenti in azioni e obbligazioni subordinate.

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