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FABRIANO Ingegneria naturalistica, l’esempio di Vallemontagnana

L’area nel Fabrianese è stata oggetto di recupero da parte della ditta Papa Cesare: dopo due anni si è completamente mimetizzata e integrata con il paesaggio 

FABRIANO, 12 settembre 2020Riqualificazione del territorio con tecniche di Ingegneria naturalistica: appuntamento oggi, sabato 12 settembre, a Fabriano.

L’occasione, organizzata dall’Associazione italiana per l’ingegneria naturalistica sezione marchigiana (Aipin), per conoscere quelle aree nel fabrianese che sono state sistemate sfruttando questa tecnica a basso impatto ambientale per una gestione ecosostenibile del territorio, che utilizza piante vive o parti di esse come materiali da costruzione, affiancate, qualora necessario, da materiali biodegradabili di origine naturale o da inerti.

Dopo il ritrovo alle 9 al casello A14 di Ancona Nord, la giornata sarà introdotta dagli esperti Paolo Giacchini e Antonello Loiotil, successivamente ci sarà la visita al cantiere sul torrente Giano, località Cancelli, dove saranno visionate la sistemazione scarpata stradale e illustrate le problematiche degli appalti pubblici. Alle 11 ci si sposterà a Vallemontagnana dove la ditta Papa Cesare si è occupata del recupero della viabilità stradale e saranno mostrate le opere eseguite: palificate doppie, palizzate, grate vive con accorgimenti specifici.

Il programma della giornata

Alle 13 si terrà l‘assemblea ordinaria della sezione AIPIN, seguirà il pranzo all’Agriturismo La Vita è Bella (Collegiglioni) oppure si potrà pranzare liberamente. Nel pomeriggio alle 15 la giornata prosegue con la visita di controllo ai cantieri stradali di Collegiglioni lungo la viabilità comunale, recuperata con l’uso di tecniche di Ingegneria naturalistica nel 2014 sempre dalla ditta Cesare Papa. Durante l’iniziativa tutti i partecipanti saranno tenuti a rispettare le norme vigenti realtive all’emergenza sanitaria Covid‐19. L’iniziativa si svolgerà completamento all’aperto.

Una occasione importante per affrontare con esperti gli interventi di Ingegneria naturalistica e visionare quelli messi in atto nel nsotro territorio. Queste tecniche sono atte a sistemare corsi d’acqua, versanti, scarpate, superfici degradate da fenomeni naturali o antropici al fine di limitarne l’erosione, grazie ad interventi di consolidamento, il tutto, cercando di conservare al massimo l’ambiente e recuperando, ove possibile, valenze naturalistiche e paesaggistiche del territorio, in un’ottica di rinaturalizzazione volta a ristabilire il naturale assetto dell’ecosistema o comunque a favorirne il ritorno nel più breve tempo possibile.

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A due anni dall'interveno, l'area si è completamente mimetizzata e integrata nel paesaggio circostante

Le tipologie di intervento sono molteplici, distinguibili in base alle finalità tecnico-funzionali: interventi di rivestimento o antierosivi (semine, stuoie, materassini seminati); interventi di stabilizzazione (gradonate, viminate, cordonate, fascinate e messa a dimora di arbusti o talee); interventi di consolidamento (gabbionate, palificate, grate vive, ecc.); interventi costruttivi particolari (barriere antirumore, barriere paramassi, opere frangivento,ecc.).

(e.d.)

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