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Cronaca

JESI Risanamento Interporto, Bacci: «Volano per l’economia del territorio»

Il Sindaco ha partecipato alla conferenza stampa in Regione con il governatore Acquaroli e Carpinelli presidente di Interporto Marche Spa: e all’orizzonte c’è anche Amazon

JESI, 1 luglio 2021 – Con la vendita del terminal intermodale e l’aumento di capitale sottoscritto dal Comune di Jesi, come pure dalla Regione e dalla Provincia di Ancona, «si apre una fase di risanamento finanziario e industriale», con queste parole il presidente di Interporto Marche Spa, Marco Carpinelli, ha aperto questa mattina la conferenza stampa svoltasi a Palazzo Raffaello, sede della Giunta regionale.

«La società era in squilibrio finanziario, lo scorso febbraio il piano è stato presentato alla Commissione europea: ora si apre una fase nuova. Non ci sono dubbi che l’infrastruttura sia adatta per la logistica, in vurtù della vicinanza con il porto di Ancona e l’aeroporto».

Oltre quattro i milioni che arriveranno dal Ministero per finanziamenti legati alla logistica nella parte pubblica dei terreni dell’Interporto, mentre Rfi è al lavoro per potenziare la stazione ferroviaria con treni fino a 750 metri.

«Si risolve un problema fermo da anni – ha detto il sindaco di Jesi Massimo Bacci -. Una vicenda complessa da cui ne siamo venuti fuori perché c’è stata la volontà politica di farlo.

Per il nostro territorio è una svolta fondamentale ma anche per lo sviluppo dell’intera regione: un’area che decollerà in maniera incredibile con un grande ritorno economico. L‘ e-commerce ha cambiato i paradigmi dell’economia. Jesi è sul pezzo». Alla parte pubblica si affiancano 50 ettari che saranno urbanizzati dal privato.

Soddisfazione anche da parte del presidente della Regione, Francesco Acquaroli: «Complessivamente si sono investiti nell’Interporto 120 milioni di euro, investimento che si rischiava di vanificare ma che diventerà un polo logistico internazionale. Una crisi profonda colpisce il nostro territorio, questo sicuramente porterà posti di lavoro e un indotto che per la regione potrebbe essere la svolta».

Il tutto in attesa che Amazon installi proprio lì uno dei suoi più grandi Hub entro il 2022, un capannone logistico che misura poco meno di 40.000 mt quadrati.

Massimo Bacci, Francesco Acquaroli e Marco Carpinelli

Con l’aumento di capitale – già versato anche per le quote inoptate degli altri soci – e l’investimento privato, Interporto è una realtà completamente operativa. Il rilancio si inserisce all’interno di un percorso di sviluppo da parte delle diverse istituzioni che condividono la strategicità dell’area: «Rfi intende investire nella stazione contigua a Interporto per consentire l’utilizzo di treni merci fino a 750 metri; sul fronte ferroviario è inoltre previsto il potenziamento della linea Orte Falconara e il collegamento lato nord (by Pass Falconara). Il Ministero delle infrastrutture ha finanziato l’ultimo miglio di connessione del porto di Ancona per 99 milioni di euro e ha avviato investimenti di 4,5 milioni di euro per il potenziamento della logistica nell’area di Interporto; sono inoltre già in corso i lavori di raddoppio a quattro corsie della Statale 16 da Falconara a Torrette di Ancona» fa sapere la Regione. Infine, nel 2021, si concluderà l’intervento viario Quadrilatero Fabriano-Matelica.

In piedi Nardo Goffi, dirigente regionale

Queste azioni hanno già attratto investimenti privati «come Amazon, che intende far diventare l’Interporto il principale polo logistico del sud Europa, con importanti ricadute sul piano occupazionale e di competitività per tutto il territorio – conslude la Regione – L’operazione complessiva di risanamento e rilancio attuata rappresenta un buon esempio di efficienza dell’azione pubblica, in cooperazione con attori pubblici e privati, capace di dare nuove prospettive di sviluppo per tutta la regione».

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(e.d.)      

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