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FALCONARA L’aeroporto che non decolla

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Occorrono dispositivi e strumentazioni all’avanguardia, non bastano infrastrutture esterne: tutto ciò si ripercuote sulla credibilità dello scalo e l’efficienza dei servizi

FALCONARA,10 marzo 2022Può ancora decollare l’aeroporto di Falconara?

La domanda è legittima anche perché accade spesso che vengano cancellati o dirottati in altri scali aerei che dovrebbero atterrare o decollare dall’aeroporto delle Marche ma che non sono autorizzati a farlo per le condizioni meteo avverse, soprattutto a causa della nebbia.

Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sulla credibilità dello scalo e l’efficienza dei servizi che i clienti pretendono di ricevere.

Stefano Orlandoni

E dire che il Comune ha deliberato interventi per migliorare la viabilità nella zona aeroportuale con progetti che rientrano tra le opere a supporto dello sviluppo del Sanzio.

La strada di accesso all’aeroporto cambierà completamente aspetto: sono previsti una rotatoria, una nuova illuminazione, un sistema di videosorveglianza, asfalti completamente rifatti, siepi fiorite ai margini della carreggiata, muretti e insegne per dare il benvenuto ai viaggiatori.

Ma il problema della produttività e dell’efficienza dell’aeroporto falconarese resta in primo piano e un deciso salto di qualità ci potrebbe essere solo con il miglioramento delle tecnologie e della strumentazione necessarie a uno scalo che si rispetti.

«Il fatto che al Sanzio gli aerei possano atterrare solo se ci sono condizioni di visibilità di almeno 800 metri è molto penalizzante – spiega l’osimano Stefano Orlandoni, ex pilota e comandante dell’Alitalia per 30 anni anche su rotte a lungo raggio ed esperto di trasporto aereo –, il dispositivo necessario è l’Instrumental landing system un sistema di atterraggio strumentale: al Sanzio esiste ma è limitato alla categoria 1 invece che alla categoria 3, normalmente in uso negli scali più importanti. La categoria 3 consentirebbe di atterrare con visibilità quasi nulla».

Orlandoni che è in pensione dal 2015 ed è stato istruttore ed esaminatore per l’Alitalia oltre che consulente per Aerdorica nello staff di Giovanni Belluzzi, evidenzia anche che a Falconara, per la sua posizione orografica le nebbie sono presenti e persistenti nelle stagioni autunnali e invernali.

«Questo comporta cancellazioni e dirottamenti – prosegue l’ex comandante dell’Alitalia che ha vissuto per anni a Falconara – che hanno costi economici e di immagine per le compagnie aeree e comportano che lo scalo falconarese non sia attrattivo per le aziende che chiaramente non ci investono in fatto di voli. Al massimo il Sanzio ha raggiunto 500 o 600 mila passeggeri l’anno anche se la struttura è dimensionata per ricevere 2 milioni di persone ed è un vero peccato perché l’aeroporto delle Marche con una tecnologia migliore potrebbe spiccare davvero il volo».

E dire che la viabilità nella zona dello scalo sarà migliorata con gli interventi comunali. Il progetto prevede la realizzazione di una mini rotatoria sormontabile all’uscita del parcheggio multipiano, attualmente considerata a rischio: la corsia per l’immissione sulla strada comunale, infatti, è schiacciata tra l’uscita dall’aeroporto e via del Fossatello.

Tutta la viabilità comunale fino al sottopasso ferroviario sarà rifatta, dal sottofondo stradale fino all’asfalto. La ditta assegnataria dei lavori, per un importo di oltre 180 mila euro, è la Ggc di Vasto.

Gianluca Fenucci

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