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Ancona Maltrattamenti e violenza sessuale: braccialetto elettronico per 26enne

Disposto anche il divieto di avvicinamento alla ex convivente per una distanza non inferiore a 500 metri

Ancona – I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione del braccialetto elettronico disposta dal Gip.

Per il 26enne indagato è stato disposto il divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico perché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori commessi nei confronti della propria ex convivente.

Il provvedimento dell’Autorità giudiziaria prevede il divieto di avvicinamento alla ex convivente a una distanza non inferiore a 500 metri nonché quello di comunicare con la stessa attraverso qualsiasi mezzo, anche indiretto.

Durante la fase investigativa condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, l’indagato, nel corso della breve relazione avuta con la ex compagna, avrebbe sottoposto quest’ultima a condotte obiettivamente maltrattanti, ingiuriandola e umiliandola spesso, minacciandola, aggredendola fisicamente, cercando di condizionarne, con prevaricazione, la vita di relazione, opponendosi alle sue frequentazioni, sottoponendola a controlli, giungendo a costringerla, in almeno un’occasione, a un rapporto sessuale non voluto, nonostante il dissenso espresso manifestato da lei.

Dopo la rottura della relazione e l’allontanamento della donna, l’indagato non si è rassegnato e avrebbe tenuto un comportamento vessatorio.

Frequenti tentativi di contatti telefonici e a mezzo social, anche tramite terze persone: per questo la donna ha maturato un grave stato d’ansia e fondato timore per la propria incolumità.

(s.s.)

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