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Calcio Roberto Mancini: «Primo contatto con la Federazione Saudita il 18 agosto»

Il nuovo ct jesino d’Arabia spiega i suoi “perché” e attacca: «Informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre»

Jesi – Dopo l’ufficializzazione del nuovo rapporto lavorativo con la Federazione dell’Arabia Saudita, con contratto firmato fino al 2027, Roberto Mancini spiega il suo nuovo ruolo da commissario tecnico dei Figli del deserto.

Una avventura stavolta discussa da tanti, con dubbi sulle tempistiche relative alle dimissioni azzurre e, per non farsi mancare proprio niente, altre polemiche legate al faraonico ingaggio (si parla di 90 milioni di euro circa).

A distanza di un paio di giorni dalle prime foto con la nuova maglia verde da difendere, Mancini sceglie ancora una volta i social per raccontare i suoi “perché” e il “quando” ai suoi tanti estimatori, ovvero il primo contatto con la Federazione saudita.

«Voglio ringraziare tutti voi per il grande sostegno e la vera amicizia dimostratami da sempre, ed in particolare in questi ultimi giorni e ore frenetiche, che mi hanno visto non in panchina ma al “centro campo”. Le vostre testimonianze di affetto e di stima sono tutte contenute in parole importanti – scrive il Mancio –  vere e sincere come “ricordati che sei il gol di tacco”, “l’uomo della vittoria extra time”, “non ti sei mai arreso, fino all’ultimo secondo”, ”sei l’abbraccio dell’amicizia”».

«Ecco, le ho messe tutte in valigia e mi accompagneranno e mi ispireranno nell’affrontare le nuove sfide che mi aspettano. Tanti di voi mi hanno chiesto del perché della mia uscita dalla Nazionale e delle tempistiche del nuovo ingaggio. Immagino che sarete stati confusi da certe notizie di stampa. D’altra parte, informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizie, fatte circolare dagli dèi solo per confondere i mortali».

«La tempistica è unicamente quella che ho poi anche ribadito in conferenza stampa, cioè il vero e concreto contatto con i rappresentanti della Federazione saudita risale al 18 agosto, nulla di più. E poi, per chi conosce davvero il calcio, sa che i tempi di raggiungimento degli accordi sono sempre estremamente rapidi, anche di pochi giorni. Nella mia vita, il calcio è sempre stato tutto per me, fin da quando ero poco più di un bambino, nei campi sterrati, a tredici anni, sempre e solo a sfidare un pallone. E a questa vita, per me l’unica, ho sempre associato parole fondanti come sacrificio, lavoro, merito e fiducia».

«Sì, fiducia. Perché ricevere la piena fiducia, con l’autonomia che ne consegue, è sempre stato il mio primo criterio di scelta nella relazione sia umana che professionale. Perché dove non c’è fiducia – conclude Roberto Mancini su Instagram –  non c’è calcio, né vittoria e né futuro. Conto su di voi e sul vostro sostegno, di cuore e di pancia, come solo un vero tifoso conosce».

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