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Castelbellino Le assemblee di frazione nel mirino della minoranza consiliare

Federica Carbonari, Filippo D’Antuono, Michela Mecarelli e Mery Manoni contestano l’operato dell’Amministrazione comunale

Castelbellino – Le assemblee di frazione promosse dall’Amministrazione comunale finiscono nel mirino della minoranza consiliare che ne contesta l’aspetto sia formale che sostanziale, rimarcando alcune circostanze specifiche avvenute nell’assise cittadina.

I consiglieri di Ritroviamo Castelbellino Federica Carbonari, Filippo D’Antuono, Michela Mecarelli, Mery Manoni con una nota, puntualizzano diverse criticità.

«Sono pervenuti e stanno arrivando in questi giorni – rilevano – nelle nostre abitazioni, volantini recanti il logo dell’Amministrazione comunale che, a quattro mesi dalle elezioni, si prodiga di istituire le assemblee di frazione».

Ritroviamo Castelbellino ritiene «poco trasparente e imparziale utilizzare il logo istituzionale per costituire assemblee pubbliche che altro non sono che una chiara scelta pre-elettorale di lista, che nulla ha a che fare con l’istituzione amministrativa in sé» e non manca la ricostruzione storica della vicenda.

«Le cosiddette assemblee di frazione, non sono altro che un progetto del Gruppo consiliare di RitroviAmo Castelbellino, presentato col nome di consulte di quartiere al Consiglio Comunale del lontanto 23 dicembre 2019 e che l’attuale Amministrazione ha bocciato senza pensarci due volte».

«Proprio durante la seduta di quel Consiglio, il Sindaco si era espresso dicendo: “… con specifico riguardo alle Consulte di frazione, il nostro Comune è comunque abbastanza “piccolo”, e noi ci sentiamo di rappresentarlo a sufficienza tramite la nostra presenza costante e continua sul territorio, derivante anche dal fatto che anche nella scelta dei componenti della lista e che attualmente formano l’attuale Consiglio c’è una presenza puntuale su tutto il territorio e di conseguenza le varie problematiche che vengono a nascere o a richiedere chiarimenti pensiamo di farlo già adesso in maniera abbastanza puntuale. Tornando alle mozioni, quindi, dico che le Consulte di frazione, a mio avviso, non sono necessarie” ».

In conclusione, arriva l’affondo di natura politica della minoranza consiliare.

«Ora viene da chiedersi: a quattro mesi dalle prossime elezioni, perchè si sente solo ora e tutto ad un tratto la necessità di organizzare questi incontri e di avere proposte dai cittadini, se siete sempre stati così radicati e presenti sul piccolo territorio? Quello stesso territorio piccolo, ricordiamo, che il Sindaco a pag. 3 del giornalino di n. 32 pagine distribuito nelle nostre case dichiarava di non poter frequentare, né di potersi far vedere perchè fatto di “tante” frazioni. Non sarà magari che la realtà è tutt’altra e siamo, per caso, giunti a ridosso della campagna elettorale? Una campagna che magari, ci sentiamo di aggiungere, sarebbe il caso di non fare mediante l’utilizzo del logo e dei fondi istituzionali, ma di quello proprio della lista elettorale di appartenenza. Lasciamo a nostri concittadini le conclusioni del caso».

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