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Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI Consiglio comunale e tensione politica

CERRETO D’ESI, 25 febbraio 2021 – Lo scorso 4 febbraio si è svolto al Teatro Casanova il consiglio comunale. L’introduzione delle riprese non è stata l’unica novità rispetto al passato. Si è deciso infatti di adottare la meccanica del limite di dieci minuti per gli interventi, cronometrando con un tablet la durata delle prese di parola all’interno del consiglio. Questo, assieme all’introduzione di un “numero chiuso” rispetto le volte in cui sui punti all’ordine del giorno è possibile intervenire, avrebbe dovuto permettere alla discussione di svolgersi con celerità e precisione nelle intenzioni della maggioranza. Inutile dire che la manovra, seppur prevista dal regolamento obsoleto del consiglio comunale, si è rivelata una inutile complicazione dello svolgimento, confusionario ad essere buoni, della riunione. Nei numerosi consigli a cui abbiamo partecipato come gruppo, da spettatori o da interpellanti, non c’era mai capitato di imbatterci in certe metodologie settarie, soprattutto quando il tema centrale della discussione è il nuovo polo scolastico. D’altronde la maggioranza è stata coerente con sé stessa: per tutta la sera ha ripetuto di aspettarci nei loro uffici, e questo assieme alla limitazione della discussione fa intendere cosa pensino dei passaggi in consiglio e della trasparenza politica.

Ci piace discutere però nei luoghi che, soprattutto adesso che le riprese si sono rese disponibili, possono essere raggiunti dai cittadini, e se d’altronde, come affermato dalla maggioranza Cambiamenti-PD, ci fosse una reale intenzione di ascolto della minoranza, il consiglio si sarebbe svolto in maniera molto diversa.

Dal 20 novembre dello scorso anno chiediamo che si faccia chiarezza sul progetto del nuovo polo scolastico, vedendo pubblicamente progetti, dati e conti nero su bianco. Se dopo tanto tempo la maggioranza si presenta in consiglio senza uno straccio di documento su cui discutere, prendiamo l’invito alla collaborazione e all’incontrarci come una vuota cortesia. La nostra proposta rimane quella della demolizione e ricostruzione a fasi del polo scolastico unico sui terreni dell’attuale Lippera e rimarchiamo il fatto che ad oggi nessun documento ufficiale smentisce che questa strada non sia percorribile.

Badate bene cittadini che quando parliamo di demolizione a fasi intendiamo dire di costruire asilo nido, elementari e medie non come un corpo unico ma in tre blocchi divisi tra loro, questo per dire che il signor Sindaco sta semplicemente facendo terrorismo mediatico quando spiega in dei ristretti incontri questa seria questione, come se noi vogliamo demolire la Lippera con i bimbi dentro. Questa soluzione in primis risolverebbe il problema di tenere in piedi un edificio con un bassissimo indice di vulnerabilità, che un comune martoriato dai mutui accesi dalla classe politica che, ricordiamolo, tuttora siede ai banchi della maggioranza non avrà la potenza di spesa per valorizzare, dovendolo lasciare in balia del degrado e dell’abbandono. In secondo luogo perché si eviterebbe di allocare la scuola media in un plesso che non fu ideato per ospitare questo grado d’istruzione bensì la materna, non esponendoci al rischio (che la maggioranza non ha smentito peraltro) della mancanza di spazi.

Altresì la maggioranza non ha spiegato minimamente a quanto ammonterà la spesa a carico del comune per lo spostamento delle medie nell’attuale materna e quali lavori andranno fatti, insomma è assurdo non aver illustrato uno studio di fattibilità che certifichi che tale spostamento rispetti tutti i parametri di legge e tutto ciò che ne consegue. Come ha potuto la maggioranza comunale dichiarare che l’attuale scuola materna potrà ospitare i ragazzi delle medie senza uno straccio di studio preliminare? Aspettiamo ancora una risposta.

E se pensiamo che utilizzeranno anche l’attuale palestra della Lippera non possiamo fare altro che rimare disarmati, dato che anche in questo caso non viene documentato minimamente con atti concreti alla mano, quali saranno i lavori che dovrà subire tale struttura ed i reali costi che saranno anche in questo caso a carico dell’ente comunale. Non dimentichiamoci che la citata palestra è un corpo unico con la scuola Lippera, la quale ha un indice di vulnerabilità sismico pessimo di 0,15 e una “B” sulla scheda Aedes che precedentemente era una “È di fatto da demolire”, quindi quali lavori saranno eseguiti per garantire la sicurezza della palestra e di chi la occuperà? Avere un polo scolastico unificato permetterebbe di dimezzare i costi di gestione, possibilità di usufruire della mensa e delle attività didattiche per tutti i gradi di scuola, maggiore attrattività rispetto i comuni limitrofi, che ci permetterebbe di ovviare al calo degli alunni post sisma (il prossimo anno ne avremo 302, a fronte dei 418 di prima del sisma) che rischia di far perdere al nostro Istituto Comprensivo il suo status autonomo.

Nonostante le nostre certezze saremmo stati contenti di intrattenere un vero dialogo con la maggioranza, e abbiamo infatti chiesto, guardando lo studio di fattibilità votato dalla giunta, quale costo potrebbe avere la demolizione della palestra Melchiorri e a quanto ammonteranno (o dovrebbero ammontare) i costi di eventuali pali per le fondamenta. Nessuna risposta nel concreto solo tante parole al vento senza niente di documentato, ma in compenso il Sindaco ci ha fatto gentilmente prova delle sue conoscenze geologiche dimenticando però che il suo ruolo nelle istituzioni è ben altro.

Avremmo un’altra proposta per la maggioranza, per sciogliere la complicata matassa della costruzione del nuovo polo si potrebbe affidare alla Politecnica delle Marche il compito di stilare una progettazione concreta sui principali terreni comunali, e poi trarre le conclusioni con dati alla mano. Scioglieremmo così ogni dubbio circa la soluzione più efficace, e la soluzione piaceva anche al PD locale prima di insediarsi in maggioranza. Ci chiediamo cosa sia cambiato o perché evitino una verifica puntuale dei fatti.

Ad oggi la giunta comunale sta incontrando i rappresentati di classe e i docenti di tutti i gradi di scuola per illustrare loro la decisione presa. Forse era il caso di fare questo passaggio appena dopo il loro insediamento e quindi prima di arrivare alla decisione finale, ma di fatto non hanno ritenuto opportuno e utile improntare un metodo di lavoro trasparente che coinvolgesse nella decisione tutti gli attori tirati in causa. Cara maggioranza il vostro ego vi ha talmente sovrastato che non vedete un palmo dal naso.

Non riusciamo a capacitarci come possa questa giunta dichiarare che la scelta migliore sia quella di non fare più un polo scolastico unificato, ma di scorporarlo perdendo oltretutto 500.000€ dai 6.000.000€ finanziati.  Non esiste e lo ribadiamo con forza che  non esiste in Comune nessuno studio di fattibilità con dati e numeri concreti che dimostrano che questa assurda decisione presa dalla giunta comunale sia la migliore. Di fatto, a gran parte delle domande poste in sede di consiglio, non abbiamo ricevuto risposta e se volete c’è la registrazione che conferma tutto ciò.

Se la nostra voce non basta per farci rispondere da chi occupa i piani alti allora queste (e altre) domande dovremo fargliele insieme cari cittadini.

Gruppo consiliare Cerreto D’Esi Bene Comune

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