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Cronaca

CERRETO D’ESI SCUOLE: IL TRASFERIMENTO DELLA DISCORDIA, L’ANALISI DI PD, CAMBIAMENTI E PCL

CERRETO D’ESI, 5 settembre 2017 – Il trasferimento dei circa 300 alunni della “Melchiorri” e della “Lippera” fa ancora discutere la politica di Cerreto. A meno di un giorno dall’annuncio (fatto dal Sindaco Porcarelli durante il consiglio comunale straordinario) che ha confermato che gli alunni svolgeranno il prossimo anno scolastico presso l’ex centro per l’impiego di Fabriano, le opposizioni rimangono sul piede di guerra ed accusano Sindaco ed Amministrazione.

Il segretario Dem di Cerreto Angelo Cola osserva con durezza il trasferimento in Via Nenni, e punta il dito contro l’Amministrazione. “Il clima teso si respira anche tra i genitori, che sono esasperati che ancora non sanno quando è come riaprirà la scuola della nostra città. Molti hanno trasferito i propri figli in altre scuole del comprensorio magari le più vicine a Cerreto come Albacina. Incredibile e di una certa arroganza l’atteggiamento del sindaco che imperterrito e senza ascoltare alcuno prosegue sulla sua sciagurata ipotesi. Lui il maggiore responsabile di questi incredibili ritardi, lui che con ritardo ha iniziato le verifiche e per sei mesi le ha addirittura rifiutate costringendo gli alunni a frequentare un edificio che oggi viene definito pericoloso; Porcarelli che si è macchiato di queste colpe oggi ci viene a dire si fa così punto è basta”. Arroganza e inefficienza il peggiore connubio per un amministratore: chiude così l’analisi Cola.

E poi prosegue, ricordando che secondo il Pd la vera sfida è quella di ottenere i moduli da adibire a scuola il più presto possibile. “La Regione non deve dare nessuna copertura ad una amministrazione tanto inefficiente. Con l’interrogazione di Giancarli iniziamo quindi a sensibilizzare anche gli organi superiori che è ora che incomincino ad affinare i loro sensori e guardare a quello che succede in questo piccolo paese”.

Non meno critico il Partito Comunista dei Lavoratori, che ricorda “Per rimanere a Cerreto sicuramente tempo e soluzioni c’erano, ma l’immobilismo di questo sindaco e della sua maggioranza hanno prodotto una soluzione immediata e irreversibile. Non è stato fatto alcun trasloco, le scuole inizieranno il 2 ottobre e non il 15 settembre come da calendario, andranno a scuola non più a piedi o in auto come prima, ma con un pullman senza avere una pensilina per proteggerli dal freddo. Non sappiamo ancora se saranno divisi per classe o se saranno mischiati elementari e medie. L’orario scolastico di medie ed elementari verrà equiparato. Avevamo fatto alcune proposte concrete per ottenenere i moduli piuttosto che procedere al trasferimento, ma il Sindaco non scarti le nostre proposte ma valuti la loro fattibilità”.

E poi l’affondo finale, una richiesta netta e dura: “Cerreto non è una strada, ma è un posto dove vivere, imparare, giocare e sognare di diventare grandi. Sindaco e maggioranza non rappresentano più questa cittadina. Che prendano le valigie e salgano loro su quei pullman. Destinazione? Il più lontano da qua”.

Durissima anche la posizione di CambiaMenti, che parla di Amministrazione senza capo né coda ed un Sindaco che “Non accetta nessuna collaborazione e decide di agire solo quando messo alle strette dalle opposizioni, con il solo risultato di peggiorare spesso la problematica stessa”. Punta il dito contro i ritardi CambiaMenti e parla di responsabilità politiche di Amministrazione e Sindaco. “Ogni decisione presa o non presa a livello amministrativo è un atto politico e su questa vicenda si poteva e doveva fare molto prima e di conseguenza meglio”.

Promette pressione e monitoraggio CambiaMenti sui tempi di attuazione per la realizzazione dei musp (moduli scolastici provvisori) e sulla reale tempista della permanenza fabrianese degli alunni della “Lippera” e della “Melchiorri”. “Questa permanenza lontano da casa porterà forti disagi per scolari e genitori, contrariamente a quanto asserito dal Sindaco. Ci batteremo affinché il prossimo anno le lezioni tornino realmente a svolgersi a Cerreto”.

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